ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

Sulle tavole natalizie dolci Made in Italy, lo dice Confartigianato

Molto bene l'export

Ivan SimeoneLATINA – Il cibo “made in Italy” piace sempre di più nel mondo. Soprattutto a Natale, quando all’estero le tavole si riempiono dei nostri dolci tradizionali.

Nel 2014, tra panettoni, pandoro, cioccolato e varie prelibatezze, sono volati nel mondo prodotti per un valore di 279,7 milioni di euro. Con un vero e proprio boom di esportazioni di dolci italiani in Russia (per un valore di 16 milioni, con un aumento del 35,8% rispetto allo scorso anno), Polonia (6,4 milioni, con una crescita del 24,8%), Regno Unito (31,4 milioni, con un’impennata del 19,5%).
Lo rivela un rapporto di Confartigianato nazionale che ha stilato la classifica dei Paesi più ‘golosi’ di prodotti dolciari italiani: in termini assoluti per valore di prodotti esportati, in testa c’è la Francia, seguita da Germania e Regno Unito. Quest’anno i nostri cugini d’Oltralpe hanno comprato prodotti per 77,1 milioni di euro (con un aumento del 10,8% rispetto al 2013). In Germania ne abbiamo esportato per 40,7 milioni, mentre nel Regno Unito il nostro export di dolci di Natale è pari a 31,4 milioni.
I dolci natalizi sono soltanto la punta di diamante delle nostre esportazioni di prodotti alimentari che nel 2014 hanno fatto registrare una crescita del 2,9% rispetto al 2013, per un valore complessivo di 20,7 miliardi.

Qualità e tradizione del cibo italiano fanno bene all’export, ma anche alle imprese e all’occupazione. Infatti, se il food made in Italy va forte sulle tavole di tutto il mondo il merito è delle 90.980 aziende artigiane del settore alimentare che, rispetto al 2013, sono aumentate dello 0,4%. In crescita anche gli addetti: 158.368 nel 2014, vale a dire il 5,4% in più rispetto allo scorso anno.

Per la nostra realtà economica provinciale, il comparto alimentare ed enogastronomico, ha sottolineato il Direttore della Confartigianato Imprese della provincia di Latina, Ivan Simeone, può essere un grande “valore aggiunto” ma necessita di una rinnovata strategia di sviluppo e sostegno. Le aziende del settore devono necessariamente essere supportate sia in un un’ottica di servizi che di promozione commerciale. Dobbiamo, nel settore, ragionare sempre più in una visione di rete e di politica economica organica per l’intero comparto.

In particolare, quello degli artigiani della pasticceria è un ‘esercito’ di 43.749 produttori specializzati in nicchie d’eccellenza, come ad esempio la cioccolateria in cui operano 375 laboratori artigiani che si dedicano esclusivamente alla lavorazione del cacao.
In testa alla classifica regionale per il maggior numero di artigiani dell’alimentazione vi è la Lombardia (11.209 aziende), seguita dalla Sicilia (10.127 imprese) e dall’Emilia Romagna con 8.166 imprese artigiane del settore alimentare. A livello provinciale, sul gradino più alto del podio c’è Milano, con 3.026 imprese artigiane dell’alimentazione. Secondo posto per Bari, con 2.540 aziende e medaglia di bronzo per Palermo con 2.080 imprese. Il Lazio è all’ 11° posto.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto