LATINA – Il Tribunale di Latina che aveva accolto la richiesta di sequestro dei beni di Enrico Paniccia presentata dalla Polizia ed eseguita a novembre 2013 ha ora disposto la confisca degli stessi. Nel complesso figurano anche 4 terreni edificabili con concessione per la costruzione di un centro commerciale mai realizzato. Secondo i giudici si tratta di averi derivanti dal reimpiego di danaro proveniente da attività delittuose.
Negli anni ’90 Paniccia fu tratto in arresto dalla Criminalpol di Roma per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti nell’ambito dell’operazione denominata “Tridente”. L’ organizzazione criminale aveva l’esclusiva del traffico di stupefacenti sull’intero litorale romano e pontino. Gli investigatori trovarono, sotterrati nel terreno della villa di Paniccia, 15 Kg di cocaina per un valore stimato di circa dieci miliardi di lire. “Il tenore di vita dell’uomo è stato sempre molto alto ed è sotto gli occhi di tutti”, sottolinea la Questura in una nota.
I magistrati, condividendo le ipotesi della polizia giudiziaria hanno ritenuto che tutte le sue disponibilità appaiono sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati avendo motivo di ritenere che essi siano il risultato di attività illecite ovvero ne costituiscano il reimpiego: tutto confiscato, andrà allo Stato. Il complesso mobiliare, immobiliare e finanziario sequestrato, per un valore di 3 milioni euro in uso alla convivente e ai figli si concretizza in 8 beni immobili, 2 autovetture, 9 conti correnti, 3 libretti postali, 2 imprese individuali e quote societarie.