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Ipercoop di Aprilia, 50 licenziamenti e riduzione dei locali del 50%

La Uiltucs Latina annuncia manifestazioni

IMG_0132APRILIA – Unicoop Tirreno cooperativa di consumatori che gestisce l’ Ipercoop di Aprilia ha esposto ieri pomeriggio un comunicato ai lavoratori nel quale dichiara 34 esuberi full/time, ovvero circa 50 lavoratori part time che perderanno il posto di lavoro, oltre ad annunciare una ristrutturazione del punto vendita Ipercoop di Aprilia la cui superficie sarà ridotta del 50%. L’esubero, ha dichiarato l’azienda, verrà gestito con strumenti espulsivi dal lavoro e non conservativi, quindi i lavoratori verranno licenziati, in ultimo nel comunicato esposto nei reparti dell’ipercoop la cooperativa con sede in toscana dichiara ” che in merito alla ventilata notizia di cessione dell’ipermercato di Aprilia non è in grado di confermare la concretezza della notizia”.

Nel comunicato si parla anche di comunicazioni effettuate alle organizzazioni sindacali: “E’ tutto falso – dichiara Gianfranco Cartisano, segretario della Uitucs Uil – ci sono stati incontri nei quali la cooperativa ha dichiarato altre cose e non quello che si evince dal comunicato unilaterale, è inaccettabile che il giorno prima si affermano delle cose ed il giorno a seguire si comunica altro, creando tensione ed allarmismo tra i lavoratori”.
I lavoratori venerdì sera usciti dal lavoro si sono riuniti in assemblea nel corso della quale la Uiltucs ha dichiarato che non accetterà il comportamento scorretto e antisindacale della cooperativa. Inoltre il comunicato non è neanche stato firmato.

“Esiste in provincia di Latina anche una linea di supermercati Coop nei quali da tempo ravvisiamo una gestione approssimata ed improvvisata con grandissime difficoltà e disagi del lavoratori, e proprio per queste problematiche la Uiltucs aveva indetto lo sciopero presso il negozio di Cisterna Unicoop Tirreno al centro commerciale La Grangia per sabato 16. Rimane confermato lo sciopero di sabato ma nel contempo è precipitata anche la situazione del lavoratori dell’ Ipercoop di Aprilia che si sono visti comunicare dei licenziamenti senza strumenti alternativi.
La uiltucs Latina è vicina a questi lavoratori e non consentirà espulsioni di lavoratori e lavoratrici, da tempo sosteniamo che le superfici dell’Ipercoop debbono rimanere tali, è la coop che deve fare interventi e politiche commerciali per mantenere il consenso dei soci clienti, è facile e inaccettabile che dopo anni di incapacità organizzativa e commerciale, con un comunicato si afferma ” non sappiamo se confermiamo presenza e licenziamo 50 lavoratori”. Tutti i lavoraotri vogliono risposte immediate e non comunicati slogan: “Non permetteremo alla coop di applicare le dichiarazioni di questo comunicato incomprensibile, in questa settimana sono dichiarate assemblee e stati di agitazione. Manifesteremo a Cisterna ma non escludiamo manifestazioni anche ad Aprilia”.

Le cause, secondo il sindacato, sono riconducibili ad una gestione errata negli investimenti e a una cattiva gestione del gruppo dirigente.

4237607b98794aa5ae42b6386439f884 (1)CGIL E CISL – L’anno scorso la Unicoop Tirreno ha dichiarato nel negozio di aprilia oltre 50 esuberi , che le oo.ss. Regionali e provinciali e la cooperativa hanno gestito con la sottoscrizione di un accordo che prevedeva la rimodulazione degli organici e la ricollocazione di alcuni lavoratori su altri punti vendita limitrofi in modo da evitare interventi espulsivi. Qualche mese fa la cooperativa ha palesato l’intenzione di ridimensionare il punto vendita di aprilia e che questo avrebbe portato ad un ulteriore eccesso di personale attualmente occupato , gestibile pero’ con l’utilizzo di ammortizzatori sociali di tipo conservativo, scongiurando la perdita di posti di lavoro.
Nell’incontro del 7 maggio la cooperativa, con una brusca virata, ha cambiato completamente rotta ed ha dichiarato che dovra’ utilizzare ammortizzatori sociali di tipo espulsivo, 34 licenziamenti .
“Pur comprendendo la grave crisi economica, e conseguentemente del settore commercio e della distribuzione cooperativa , in cui versa il paese tutto ed in particolare la provincia di Latina – dicono Patrizia Fieri della Filcams Cgil  e Claudia Baroncini della Fisascat Cisl – negli ultimi anni le aziende storiche della grande distribuzione si sono trovate a doversi misurare con l’apertura di nuovi grandi competitor, e di molte piccole e medie realtà commerciali che non sempre agiscono in modo corretto in quanto mantengono i lavoratori in condizioni non regolari rispetto alle norme contrattuali e alle leggi vigenti, , ad esempio ore lavorate molto superiori a quelle retribuite.
La mancanza di piani commerciali ha fatto si che in ampie aree del nostro territorio, quali Aprilia, Cisterna, Latina, Terracina, Formia, Gaeta e l’intera area del Circeo, ci sono state molte aperture di supermercati, con una facilità alquanto dubbia , nonostante la crisi, che lasciano intendere anche condizioni di illegalità. Non riusciamo a spezzare questa catena di clientelismo e questa incosciente facilita’ nel concedere ancora licenze in un territorio ormai saturo, dal momento che il bacino di utenti e’ sempre lo stesso. Queste aziende si ritrovano poi a dover affrontare situazioni insostenibili ed ad attuare soluzioni drastiche , non dimentichiamo la chiusura improvvisa ed immediata di alcuni punti vendita del gruppo sma, uno proprio ad Aprilia, comunicata solo ed esclusivamente ai lavoratori la sera prima mentre effettuavano le operazioni di chiusura del punto vendita”. La filcams cgil e la fisascat cisl non intendono accettare le provocazioni della cooperativa. Mercoledì si terrà una assemblea nella quale si decideranno le azioni da intraprendere.

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