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Piscina scoperta chiusa, il presidente dell’Antares: “Così ci uccidete”

Davoli: "E' inaccettabile e impossibile continuare a fare pallanuoto in queste condizioni".

il-presidentissimo-dellantares-nuoto-latina-alberico-davoli-e-il-ds-gianni-bruschiLATINA – La piscina scoperta in via dei Mille a Latina, nonostante l’ordinanza del Comune, rimane chiusa e il concessionario, la Nuoto 2000 non sembra voler trovare una soluzione. Il presidente dell’Antares Nuoto Latina Alberico Davoli non ci sta: “E’ inaccettabile e impossibile continuare a fare pallanuoto in queste condizioni”. “Noi non siamo il Calcio o la Pallavolo, non siamo il Basket ne il Calcio a 5, siamo la Pallanuoto. Sport magnifico e passionale ma bistrattato da tutti, media ed istituzioni e al quale oggi a Latina sono state sbattute le porte in faccia.

Tutti ormai conoscono i fatti che hanno determinato una situazione paradossale ed inaccettabile con la quale si stanno mettendo a terra con la chiusura della vasca Open tantissimi giovani atleti, ed una società storica come l’Antares. Ora tutto questo e quanto di buono fatto, è al collasso e rischia di essere spazzato via per il braccio di ferro tra il Gestore ed il Comune. A noi non interessa chi ha torto o ragione, a noi interessa continuare a fare Sport per i nostri ragazzi. Purtroppo però in queste condizioni non si può andare avanti”.

“Allenarsi nell’impianto di casa è una cosa essere costretti ad emigrare e girare come nomadi quasi elemosinando spazi, fuori Latina e oltre i confini provinciali è assurdo ed inaccettabile. Era già difficile farlo all’aperto durante l’inverno. senza spogliatoi e docce calde per i ragazzi, figuriamoci adesso che tutte le famiglie si devono sobbarcare altre trasferte non previste, con ulteriori spese e chilometri per spostarsi, Ospiti in impianti di altre città. Il tutto con le scadenze di pagamento alla FederNuoto per le iscrizioni ai vari Campionati e di impegni concordati e da assolvere con tecnici, giocatori e gestori di altre piscine fuori Latina, i cui costi sono sicuramente più alti di quanto preventivato e in rapporto al poco spazio messo a disposizione”.

Lo chiamano interruzione di Servizio Pubblico. Tradotto è un danno economico, tecnico e sportivo, oltre che di immagine, non indifferente per l’Antares e tutte le altre società di nuoto e pallanuoto. Quale potrà essere allora il cammino delle nostre squadre nei vari Campionati ? Quali gli obiettivi a questo punto e i risultati a cui puntare ? Cosa ci dovremmo aspettare, non potendoci allenare normalmente e non sapendo ad oggi quando si potrà rientrare regolarmente in vasca? Come si fa a Programmare qualcosa se tutto è ormai saltato e si vive nell’incertezza più assoluta senza conoscere quel che sarà il domani o che arrivi uno straccio di notizia da chicchessia che ridia speranza? Se non subentra il BUON SENSO c’è il rischio che la querelle si trascini così a lungo da ucciderci, sportivamente parlando.

E’ ora che contendenti discutano e si accordino sul contenzioso. Ma si metta un punto da qui in poi e ci venga consentito l’ingresso in vasca. Il Primo Cittadino in persona con l’Ordinanza Sindacale ne ha la possibilità grazie a questo strumento di urgenza, contingibilità, e temporaneità, nel rispetto dei principi di legalità e dei principi di ragionevolezza e proporzionalità”.

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