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Operazione Olimpia, tutti liberi. La decisione del Tribunale del Riesame

Ora la seconda tranche con i ricorsi degli altri indagati

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LATINA – Due settimane fa gli arresti, e lunedì, quando stava per scadere il termine è arrivata la decisione dei giudici del Tribunale del Riesame che di fatto hanno scarcerato i sei indagati che avevano presentato il ricorso discusso giovedì scorso a Roma. C’era molta attesa per una decisione che alla fine rischia di segnare uno spartiacque nell’inchiesta, il pm Miliano aveva depositato delle memorie investigative in aula con la consegna anche di una documentazione piuttosto corposa relativa alle varianti urbanistiche nel capoluogo pontino, le difese hanno contestato invece il vincolo associativo e oggi i giudici hanno decisione la scarcerazione e quindi la libertà per tutti. Il provvedimento è in esecuzione per l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi che era ai domiciliari, per il costruttore Massimo Riccardo e gli architetti Luca Baldini e Ventura Monti, oltre all’ex consigliere di Forza Italia Vincenzo Malvaso e l’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Di Rubbo e l’imprenditore Andrea Capozzi.  Le accuse a vario titolo erano quelle di associazione a delinquere, abuso d’ufficio, falso e turbativa negli incanti. Per l’architetto Ventura Monti i giudici hanno deciso per l’interdizione dai pubblici uffici.

Commozione ma anche tensione fuori dal carcere di via Aspromonte a Latina dove erano detenuti Di Rubbo, Baldini e Riccardo. I tre indagati infatti non hanno gradito le domande dei giornalisti che volevano raccogliere le prime dichiarazioni.

A breve anche gli altri sembrano destinati a dire addio ai domiciliari, oggi infatti (martedì) si discuteranno gli altri ricorsi e la decisione sembra scontata.

Decisione che non potrà non incidere sulla decisione che la Camera dovrà prendere domani per il deputato Pasquale Maietta, per il quale l’arresto si fa più lontano.
Ora bisognerà aspettare di conoscere le motivazioni per capire se la scarcerazione è dovuta all’assenza di esigenze cautelari, o per carenza di gravi indizi, dopo che è stata ipotizzata la costituzione di ben tre associazioni per delinquere.

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