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il dibattito

Statalizzata la scuola di Borgo Carso, il caso è chiuso

Esigenze di risparmio e didattica le ragioni

LATINA – La vicenda della statalizzazione della scuola di Borgo Carso continua a far discutere. Riassumendo brevemente, la disdetta alla convenzione da parte delle religiose che hanno gestito la scuola fino ad ora, arrivata a ridosso delle iscrizioni chiuse oggi, ha obbligato il Comune, per salvare il plesso, a chiedere una variazione del piano scolastico regionale approvato in corsa a fine dicembre. Il vescovo di Latina Mariano Crociata si è attivato per trovare un’altro ordine religioso disposto a prendere il posto di quello attuale e ha ottenuto la disponibilità delle Suore Apostole della Santa Famiglia. Ma non è bastato: il Comune, anche compiendo una valutazione di tipo economico, ha deciso di proseguire sulla strada della statalizzazione. L’ultimo intervento in ordine di tempo è quello firmato da due dirigenti scolastici e consiglieri comunali Antonino Leotta e Marina Aramini e del segretario di LBC Pietro Gava che hanno voluto spiegare meglio i dettagli della decisione: l’importanza della didattica comune e dell’organizzazione scolastica ottenuta con la creazione recente degli istituti comprensivi dalla quale le scuole paritarie restano fuori.

Nessuno ha ritenuto di spiegare se questa decisione è la prima di una serie che riguarderà le scuole rette da ordini religiosi o invece una scelta dettata da una particolare contingenza. Nel frattempo pace fatta tra il Vescovo di Latina Mariano Crociata e il sindaco Damiano Coletta che si sono chiariti sulla vicenda.

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