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il documentario

“Dove vanno le nuvole”, il lungo viaggio nell’accoglienza che funziona

Il rgista Massimo Ferrari: "Quattro storie di altrettanti "mulini a vento"

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LATINA – “Dove Vanno Le Nuvole” è un documentario del regista di Latina Massimo Ferrari e verrà proiettato oggi (lunedì) alla Camera dei Deputati, in anteprima mondiale. Il documentario è prodotto da Gaia Capurso per MaGa Production e a maggio andrà in onda su Sky Arte HD (canali 120 e 400 di Sky).
Il lavoro di Ferrari parte da un proverbio cinese: “Quando soffia il vento del cambiamento c’è chi costruisce muri e chi mulini a vento” Noi – racconta il regista – grazie a Dove vanno le nuvole abbiamo conosciuto quattro mulini a vento”. Il documentario racconta il mondo degli immigrati capovolgendo e analizzando in maniera diversa la problematica. Quattro realtà, quattro città ma la stessa voglia di cambiare le cose: “Abbiamo saputo di alcune esperienze positive in Italia tra cui quella di Riace, da lì è partito il nostro viaggio, durato un anno. Riace il paese dell’accoglienza rinato grazie ai migranti, hanno riaperto le scuole e i laboratori di artigianato. Un mondo che funziona, proprio perchè esistono i migranti”.

Da qui si è partiti cercando altre esperienze simili: “Abbiamo poi incontrato un regista di Bologna che con la sua compagnia “Cantieri meticci” organizza laboratori teatrali nei centri di prima accoglienza. Attraverso il linguaggio universale dell’arte questi ragazzi riescono ad aprirsi e a incontrarsi”.

Molto significativa anche l’esperienza di un privato, un professore di Treviso che ha ospitato nella sua casa sei migranti. “Un laboratorio di convivenza in cui convivono sei ragazzi mussulmani in una famiglia cattolica di sei persone”.

Infine a Padova dove la troupe ha scovato una impresa sociale “Casa a colori che ha un sistema ibrido di turismo sociale e accoglienza”. Grazie al documentario si è favorito anche l’incontra tra queste realtà molto differenti, ma che viaggiano sullo stesso binario, quello dell’accoglienza.

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