LATINA – E’ stata eseguita l’autopsia sul corpo di Licia Silvia Gioia, la cestista di Latina in servizio nell’Arma dei carabinieri morta in Sicilia al termine di una colluttazione seguita ad una lite con il marito poliziotto che ha raccontato di non essere riuscito ad evitare che la compagna si sparasse alla tempia. Le indagini sono ancora in corso e sono avvolte da riserbo; nell’abitazione dei due coniugi hanno eseguito i rilievi i militari del Ris, e nei laboratori sono in corso gli esami balistici sull’arma dalla quale sarebbero partiti tre colpi.
Intanto i colleghi in alta uniforme hanno dato l’ultimo saluto alla giovane maresciallo, di 31 anni, ieri nella chiesa di Santa Rita a Siracusa. Descritta come solare e comunicativa, sportiva vera, dopo aver lasciato il basket di era dedicata alla maratona, Licia era molto conosciuta a Latina dove vive ancora la sua famiglia. I genitori e il fratello Peter appena saputo della tragedia hanno raggiunto la Sicilia. Nessuno sa spiegarsi quanto accaduto.
“Fino a qualche giorno fa ero triste perché avevamo fallito l’accesso ai play-off, perdi una partita e il tuo mondo fatto di palloni e canestri crolla. Poi in mattinata leggo una notizia che nella sua drammaticità riporta la vita al posto giusto ed è il mondo vero che ti crolla addosso. Non so cosa sia potuto succedere e francamente non me ne frega nulla, so solo che per me e per tutti noi sarai sempre come in questa foto. Ciao Licia, riposa in pace!”, è il post della Lazur Catania sulla pagina Fb della società sportiva.