SEZZE – Diciotto anni di reclusione, la Corte d’assise d’appello di Roma ha riformato la sentenza di primo grado che aveva dato trenta anni a Pietro Petrianni per l’omicidio del cognato Maurizio Di Raimo avvenuto a Sezze. E’ stata accolta la tesi dell’Avvocato Oreste Palmieri secondo cui non c’è stata l’aggravante della premeditazione. L’uomo era stato condannato in primo grado dal Gup Mara Mattioli con giudizio abbreviato.
“Me lo hanno ucciso due volte”, ha detto la madre di Di Raimo dopo aver appreso la notizia ha detto il difensore di parte civile, Francesco Vasaturo.
