LATINA – E’ stato proiettato all’Auditorium del liceo Classico Dante Alighieri di Latina il cortometraggio “Vorrei essere Belen” nel luogo dove il corto è stato girato lo scorso anno dal regista, Fausto Petronzio.
Il presidente dell’associazione Genitori Insieme onlus, Fabrizio Azzolini, che ha promosso la proiezione del cortometraggio ha spiegato ai ragazzi in sala: “State attenti a quello che scrivete o pubblicate perché le parole pesano, e poi a genitori e alle famiglie: “Non educate con il telefonino, lasciatelo da parte e parlate con i vostri figli. Solo così si può capire se hanno dei problemi”. “I ragazzi devono capire che nella parte delle vittime è facile finirci in qualsiasi momento, soprattutto nell’era dei social. Per questo è importante far capire loro cosa rischiano legalmente e a chi rivolgersi se subiscono attacchi. Denunciare e chiedere aiuto non è semplice ma è importante ribadire che qualcuno che li ascolta c’è”.
La trama prende spunto da tre vicende realmente accadute: quella di Andrea Spezzacatena, il “ragazzo dai pantaloni rosa” che si è tolto la vita nel 2012, di Carolina Picchio, quattordicenne morta anche lei suicida l’anno dopo perché non reggeva più alle beffe per un filmato che girava in rete, e poi la storia di Gabriele Corazza, il quattordicenne protagonista dello stesso corto “Vorrei essere Belen”.
Prima della proiezione, è stata presentata la canzone “Passerà”, scritta e interpretata da Shady Osman (16 anni) e Camilla Rinaldi (14 anni), sulle musiche di Andrea Valerio, in arte Spillo. Il brano è stato composto su ispirazione del corto. E’ stata poi una docente di Pedagogia dell’Adolescenza Università di Firenze ad animare il confronto nell’Auditorium dell’Alighieri confrontandosi con i ragazzi e con quello che significa essere una generazione “digitale”. Non è mancata anche la parte relativa alle norme che puniscono i reati connessi al bullismo, illustrate da due avvocati: Mario Pellegrino, penalista cassazionista, e Monica Roccato, esperta di diritto di famiglia e minorile.