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“Latina è dalla parte dell’Europa”, congresso nazionale Mfe nella sala De Pasquale

"In una fase così difficile è importante dare un segnale e dire chiaramente da che parte si sta"

LATINA – «In una fase difficile come è questa per l’Europa è importante dare un segnale e dire chiaramente da che parte si sta: quest’Amministrazione sta dalla parte del progetto europeo, quel progetto di federazione pensato da Altiero Spinelli e la cui culla è stata Ventotene». Così il Sindaco Damiano Coletta ha introdotto i lavori del XXVIII Congresso nazionale del Movimento Federalista Europeo inaugurato questa mattina nella sala Enzo De Pasquale del Comune.

Alla tavola rotonda organizzata dalla sezione del MFE di Latina hanno partecipato il Presidente del Movimento Federalista Europeo Giorgio Anselmi, Mercedes Bresso, membro della Commissione per gli affari costituzionali del Parlamento Europeo, Piero Petrassi, presidente della Commissione affari comunitari e internazionali della Regione Lazio, il Senatore Claudio Moscardelli, l’Assessore alla Programmazione europea del Comune di Latina Cristina Leggio.
Coletta ha salutato i presenti parlando della percezione che la nuova Amministrazione ha dell’Europa: «L’Europa rappresenta un canale da cui avere finanziamenti, forse l’unica possibilità per gli Enti locali in un momento in cui le risorse sono estremamente ridotte. Ecco perché quest’Amministrazione ha voluto un Assessorato dedicato, l’Assessorato allo Sportello Europa. L’Europa però non è solo bandi e fondi europei. L’Europa, così come l’aveva immaginata Spinelli, è prima di tutto un’identità che dobbiamo costruire. In tal senso è importante che anche i gemellaggi tra le città abbiano una valenza diversa e siano effettivamente un’occasione di scambio di culture tra i giovani da cui partire per la costruzione di un’identità culturale omogenea. Un altro aspetto che mi preme sottolineare da amministratore è quello dell’Europa sociale. Facciamo i conti tutti i giorni con le difficoltà legate alla gestione dei rifugiati e degli immigrati. Un’Europa sociale a mio avviso deve necessariamente essere un’Europa aperta, inclusiva, capace di dare risposte alla questione dell’immigrazione attraverso politiche di coesione ed accoglienza».

«Credo che questo tavolo – ha sottolineato l’Assessore alla Programmazione europea Cristina Leggio – ben rappresenti il punto da cui partire: da “una collaborazione attiva a livello di Unione Europea, nazionale, regionale o locale, in uno spirito di fiducia e di leale cooperazione” citando la Dichiarazione di Roma. Il coinvolgimento partecipe di ogni cittadino e cittadina è un principio che non può non essere condiviso. Il rilancio del progetto europeo deve ripartire dalle persone, dalla capacità di ascolto delle esigenze e delle emergenze dei cittadini, in un dialogo continuo ed attento. In questo gli enti locali e regionali hanno una grande responsabilità: sono i primi interlocutori delle cittadine e dei cittadini europei, hanno dunque un ruolo fondamentale da svolgere per declinare sul territorio le strategie più efficaci per raggiungere l’obiettivo di un’Europa sicura, prospera, sostenibile, sociale, forte».

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