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Macano i soldi, chiuso il ponte pericolante sulla provinciale Badino a Terracina

"E' l'effetto della Legge Delrio", spiega la presidente Della Penna

TERRACINA – Sarà chiuso da domani il traffico veicolare sul ponte stradale della provinciale Badino, sarà permessa solo la circolazione ai pedoni e ciclomotori, per eliminare qualsiasi carico di sollecitazione alla struttura. Gli uffici della Provincia, hanno interessato le Forze dell’Ordine, l’Ares 118 e la Prefettura ed i Comuni  per rendersi disponibili all’attività di coordinamento delle azioni da intraprendere. Una azione necessaria, spiegano dalla Provincia, dopo la segnalazione della Regione Lazio sulla compromissione della sezione idraulica del fiume Sisto in corrispondenza del ponte. Subito il personale tecnico della Provincia ha provveduto a un sopralluogo verificando un peggioramento dello stato manutentivo della infrastruttura. “L’Ente si trova al momento nell’impossibilità di provvedere ad un intervento urgente di manutenzione straordinaria a causa del taglio delle risorse finanziarie effettuate dalla Legge Delrio”.

I tecnici provinciali stanno intanto valutando la fattibilità di un intervento di manutenzione limitato all’intradosso dell’implacato del ponte che, insieme all’assenza del carico dei veicoli, potrà permettere il passaggio dei natanti in maggiore sicurezza.  Inoltre, consapevoli del disagio ai residenti ed ai turisti dei Comuni di Terracina e San Felice Circeo, si sta programmando una campagna di indagini strutturali per valutare la possibilità di una riapertura, per quanto parziale, del traffico delle sole auto a senso unico alternato.

“Anche sul nostro territorio cominciano a farsi sentire in maniera ancora più concreta gli effetti dei tagli delle risorse alle Province – afferma la presidente Eleonora Della Penna – Lo abbiamo ribadito nel corso dell’ultimo incontro dell’Upi a Roma, lo abbiamo sottolineato anche al presidente della Camera e oggi anche i cittadini si trovano a fare i conti con la situazione economica gravissima in cui si trovano i bilanci le Province italiane. La chiusura di un passaggio così importante alle porte della stagione estiva è per noi motivo di preoccupazione ma lo sarebbe ancora di più se l’infrastruttura restasse aperta in condizioni precarie per la sicurezza e l’incolumità pubblica. Per questo motivo il settore viabilità ha assunto questa decisione che non poteva più essere evidentemente rinviata alla luce delle note della Regione Lazio. Ho chiesto personalmente al dirigente della viabilità del nostro ente, l’ingegnere Angelica Vagnozzi, di mettere da subito al lavoro gli uffici e accelerare il più possibile le verifiche strutturali che potrebbero consentire, in caso di esito positivo, almeno il passaggio a senso unico alternato delle sole automobili. Stiamo inoltre lavorando, sempre di concerto con gli uffici, per intercettare ulteriori risorse da altri enti che potrebbero aiutarci a risolvere il problema in maniera risolutiva. Resta ovviamente ferma la collaborazione dell’amministrazione nei confronti dei sindaci e delle amministrazioni dei comuni interessati dalla chiusura del ponte Badino. Così come resta ferma la condanna nei confronti del Parlamento che non ha ancora restituito dignità ai nostri enti e non li ha ancora messi in condizione di fare quello che hanno sempre fatto: garantire servizi ai nostri concittadini. Questo nonostante l’esito di un referendum che ha confermato, semmai ce ne fosse stato bisogno, la rilevanza costituzionale delle Province italiane. Rilevanza fino ad oggi non solo minata e compromessa ma anche ignorata con una gravissima forma di perseveranza”.

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