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Pestaggio fuori dal Vittorio Veneto, la scuola si rivolge ai rappresentanti degli studenti

La dirigente, Diana Colongi: "No compatto alla violenza". Eventi dedicati

LATINA – Dopo il pestaggio brutale di un ragazzo avvenuto fuori scuola, in Viale Mazzini, la dirigente dell’istituto tecnico Vittorio Veneto – Salvemini, Diana Colongi ha convocato in aula magna i rappresentati degli studenti e i docenti. “Non entro nel merito delle indagini – spiega – ma è importante per me far passare un messaggio: dobbiamo fare squadra essere compatti per condannare la violenza. Il dialogo che si risolvono i problemi, la violenza non porta da nessuna parte, anzi ne genera altra. E per dialogo intendo la capacità di saper ascoltare gli altri, non solo di parlare per far valere le proprie ragioni”.

Alcuni studenti della scuola sono sospettati di aver partecipato al raid punitivo, avvenuto venerdì scorso dopo un alterco per una ragazza. Sembrava tutto chiarito e invece è bastato un gesto per scatenare la violenza. La docente chiede responsabilità ai ragazzi e soprattutto ai rappresentanti riconoscendo – spiega – il loro ruolo di mediatori e di eletti. “C’è bisogno di un percorso formativo giornaliero che deve coinvolgere studenti, dirigente e docenti”.
Gabriele Scala, rappresentante d’istituto ha spiegato che una delle due giornate di cogestione del Vittorio Veneto – Salvemini avrà come tema la non violenza, mentre il 30 maggio l’ispettore superiore della Questura di Latina Tommaso Malandruccolo, esperto di bullismo e di fenomeni degenerativi che riguardano in particolar modo i ragazzi, parlerà ai ragazzi.

Intanto le indagini sul pestaggio vanno avanti per individuare i responsabili.

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