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cronaca

Carenza idrica, incontro a Formia con i tecnici di Acqualatina

Bartolomeo: "Situazione insostenibile per le imprese"

FORMIA – Carenza idrica nel sud pontino, si è svolta oggi una riunione a Formia con il sindaco Sandro Bartolomeo e i tecnici di Acqualatina. Il sindaco ha chiesto di individuare e tamponare la falla nella rete che da cinque giorni tiene Castellone all’asciutto; limitare le interruzioni controllate del flusso idrico alle sole ore notturne e, nel fine settimana, chiudere l’acqua non prima della mezzanotte per non pregiudicare le attività produttive; elaborare un piano di interventi in previsione della festività di San Giovanni ed istituire forme di coordinamento per una più efficace informazione della popolazione.

All’incontro hanno preso parte anche Assessori, Consiglieri comunali, rappresentanti del commercio cittadino e residenti che non hanno mancato di esternare i disagi provocati dai disservizi degli ultimi giorni.

“Il potenziale delle sorgenti si è ridotto del 20% – ha detto il sindaco – Negli anni scorsi in estate si arrivava a 500-550 litri al secondo e oggi siamo a 420. Alla carenza delle falde si abbina il drammatico dato della dispersione che ha ormai raggiunto l’80%. La situazione di Castellone, Santa Maria La Noce e Pagnano, completamente a secco da sei giorni, è inaccettabile. I tecnici sono impegnati nei sondaggi e ci aspettiamo che il guasto venga riparato nel giro delle prossime ore”.

L’interruzione programmata del flusso idrico serve a consentire il ricaricamento dei serbatoi, hanno spiegato i tecnici e sarà impossibile prescindere da tale attività. “Abbiamo chiesto che l’interruzione avvenga in orario notturno e che nel fine settimana non inizi prima delle ore 24. Bar, ristoranti, pizzerie, tutte le attività produttive che vivono grazie al turismo e che proprio in questo periodo hanno la possibilità di incrementare i propri incassi, non possono essere così pesantemente penalizzate. In questi giorni mi aspetto lavori seri per contrastare la dispersione. I 5 milioni stanziati dal Ministero vanno spesi. Il Comune farà la sua parte. A partire dai prossimi giorni il Comune utilizzerà solo acqua non potabile per l’innaffiamento delle aree verdi, il lavaggio delle strade e la pulizia della città. E’ una piccola quota, certo, ma bisogna fare di tutto per trovare soluzioni immediate. Al di là delle considerazioni che facciamo da anni e che alimentano il nostro impegno a sostegno della battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua, come Sindaco ho la responsabilità di collaborare per prevenire i rischi igienico-sanitari e limitare i disservizi che gravano così pesantemente sulla vita dei miei concittadini. Faremo il nostro compito fino in fondo – conclude -. Esigo che anche gli altri facciano altrettanto”.

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