LATINA – Nuovi problemi strutturali nella scuola di via Quarto a Latina porteranno i genitori sotto il Comune questa mattina per una protesta corale: 6 classi della scuola primaria che dovevano essere ospitati nel padiglione B, rischiano i doppi turni. O, secondo l’ipotesi peggiore, di finire al Sani in coabitazione con alunni di scuola superiore e in tutt’altra zona della città. Un pessimo avvio d’anno.
Bisogna tornare indietro di qualche mese, a gennaio, quando si verificò un sisma nel centro Italia, in quella occasione si era creata una crepa in uno dei padiglioni del plesso che però i Vigili del fuoco avevano considerato non significativa e dunque non pericolosa per gli studenti. Dopo un controllo effettuato pochi giorni fa, invece, quella crepa non risulta più tanto piccola e innocua e il padiglione non può essere riaperto. Un problema grosso. Per questo la dirigente scolastica ha convocato le famiglie per spiegare che le sei classi destinate a quell’edificio dovranno probabilmente seguire le lezioni a rotazione, mattina e pomeriggio. Per due classi la soluzione è stata individuata: una verrà sistemata in un’aula dell’infanzia rimasta vuota, e un’altra nell’aula magna, ma per le altre quattro la situazione è più complessa perché mancano gli spazi.
In giunta proprio ieri si è discusso della possibilità di spostare queste quattro classi presso l’istituto Comprensivo Giovanni Cena, o addirittura al Sani, appunto, soluzioni che non soddisfano insegnanti e famiglie costernati di fronte al problema esploso alla vigilia dell’apertura, dal momento che l’amministrazione aveva promesso soluzione ai problemi del plesso. La protesta vuole rendere visibile lo scontento e servirà a chiedere a gran voce provvedimenti urgenti. I genitori proprio in questo momento stanno incontrando il sindaco Damiano Coletta.