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economia

Siccità: meno olio extravergine di oliva sulle tavole italiane

Coldiretti stima una riduzione del 30%

LATINA – L’olio extravergine di oliva a Latina scarseggerà a causa della siccità cui è sottoposto il terreno: “Il calo della produzione farà crollare i redditi e la capacità di spesa. Ogni perdita di valore in agricoltura si traduce, oltre che nella minore offerta di prodotti di qualità, anche in un inevitabile impoverimento dell’economia locale”. Il presidente della Coldiretti di Latina, Carlo Crocetti, lancia quindi l’allarme: “A Latina e nel Lazio di olio extravergine di oliva se ne produrrà meno dell’anno scorso. Previsioni ancora molto prudenti indicano una perdita di produzione del 30% rispetto ai volumi della scorsa raccolta” aggiunge Crocetti.

Già lo scorso anni però il calo era stato brusco: l’ultima campagna olearia regionale fu di 11.025 tonnellate di olio da 91.145 tonnellate di olive, in calo del 47% rispetto alla precedente con 20.877 tonnellate di prodotto. Nella nostra regione sono in funzione 334 frantoi (45 a Latina, 87 in provincia di Frosinone, 82 a Roma, 77 a Viterbo, 43 a Rieti). Nel 2016 in provincia di Latina si ottennero 1.013 tonellate di olio da 8.253 di olive. Nel Lazio l’olivicoltura è molto diffusa e la superficie investita ad olivo (dati Istat 2013) è di 80.000 ettari. Quattro gli oli Dop laziali: Canino, Tuscia, Sabina e Colline Pontine. Per valorizzare il resto della produzione regionale Coldiretti e Op Latium hanno avviato la procedura per ottenere il marchio Igp Roma per commercializzare nel mondo l’extravergine laziale. “Quest’anno avremo meno olio. Costerà qualcosa di più, ma invito i consumatori – dice Pietro Greco, direttore della Coldiretti di Latina – a privilegiare comunque quello pontino, acquistandolo dagli olivicoltori o presso i frantoi”.

 

 

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