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Firmato l’atto aziendale della Asl di Latina. Si punta sui Distretti

Primo passo per la riconfigurazione dell'Ospedale di Fondi. Ecco le novità

L’ospedale Goretti di Latina

LATINA – “Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti in qualità di Commissario ad acta per la sanità ha firmato martedì il decreto 496 con cui si approva il nuovo Atto aziendale della Asl di Latina. Elementi fondamentali del documento che delinea l’organizzazione dell’Azienda Sanitaria Locale, sono i Distretti e il Dipartimento di assistenza primaria per una sanità più vicina ai cittadini in grado di garantire la presa in carico complessiva del paziente”.

FONDI – Nell’ambito di questo progetto finalizzato alla valorizzazione delle caratterizzazioni e delle vocazioni dei presidi ospedalieri pontini, è stato definito il primo passo che porterà alla riconfigurazione dell’Ospedale di Fondi. Il progetto punta soprattutto al miglioramento della qualità dei processi gestiti a partire dall’accessibilità e all’accoglienza dei servizi. Tra le conferme, il ruolo di snodo del percorso nascita aziendale sul quale si intende intervenire sia attraverso un ammodernamento tecnologico, sia rendendo più confortevoli le aree di degenza. Tra i programmi anche lo sviluppo diffuso delle tecniche di controllo del dolore durante il travaglio. La recente approvazione del nuovo Atto Aziendale dell’ASL di Latina, consente finalmente di avviare le procedure di reclutamento per l’attivazione dell’Unità Multidisciplinare di Day Surgery che, oltre a disporre di un responsabile dedicato, potrà avvalersi delle équipe chirurgiche degli altri ospedali della rete pontina assicurando interventi di qualità con tempi di risposta più tempestivi rispetto a quanto accade negli altri ospedali della Provincia.
L’ospedale di Fondi, inoltre, è stato individuato quale sede per l’attivazione di una unità operativa, a valenza aziendale, di lungodegenza. Si tratta di una scelta di fondamentale importanza e che è finalizzata a coprire un settore di intervento carente su tutto il territorio provinciale. Con l’attivazione di questa struttura, sarà possibile gestire il passaggio in carico, dalla fase acuta a quella post-acuta, di numerosi pazienti garantendo loro la forma di assistenza più appropriata e, al tempo stesso, assicurando la velocizzazione delle dimissioni “difficili” in tutti gli ospedali della Provincia generando importanti benefici sulle capacità di nuovi ricoveri da Pronto Soccorso.
Il progetto, nel suo complesso, prevede di intervenire su due criticità importanti: il rinnovo tecnologico e il reclutamento di personale. Si tratta di due temi spesso all’ordine del giorno e che, per motivi diversi, non sono stati sempre gestiti all’altezza delle esigenze. Sul fronte tecnologico si tratta di formulare un piano che assicuri il progressivo aggiornamento o la sostituzione del parco macchine attuale. Sul fronte del reclutamento, l’Azienda provvederà a bandire procedure di selezione dedicate al nosocomio di Fondi. La Direzione dell’Azienda di Latina, si è impegnata a presentare un progetto di dettaglio entro 15 giorni per sottoporlo all’attenzione della Direzione Regionale Salute e Politiche Sociali per acquisire le necessarie autorizzazioni e dare seguito alle azioni pianificate.

LATINA – Perno centrale delle modifiche apportate all’Atto Aziendale dell’ASL di Latina è la riprogettazione organizzativa dei Distretti e il Dipartimento di Assistenza Primaria, dando così origine ad nuovo modello territoriale per l’ASL che risulta innovativo per l’intera Regione Lazio.
Con questo provvedimento, in base alle proposte della Direzione dell’ASL di Latina e del confronto avuto con la Conferenza dei Sindaci, si dà avvio alla riprogettazione individuando: il Distretto come luogo di relazioni interistituzionali, di riconoscimento del bisogno, di garanzia dell’accesso, dell’attivazione e del monitoraggio dei meccanismi necessari per ottenere una risposta adeguata e appropriata; il Dipartimento di Assistenza Primaria come luogo di responsabilità gestionale.
La ricerca di questo nuovo assetto si è sviluppata lungo alcune direttrici strategiche quali l’orientamento verso la “prossimità delle cure vicino al domicilio del paziente”, con la realizzazione di una rete di assistenza che punti sulla appropriatezza clinica ed organizzativa dei servizi; lavorare sulla visione in cui l’ospedale è il luogo principale del trattamento delle patologie croniche, riconoscendo che la continuità assistenziale sia l’unica forma in grado di garantire l’efficienza e l’efficacia delle cure; riconoscere le caratteristiche dell’assistenza primaria che è per sua natura generalista, olistica e continua.
Un Distretto che, oltre a saper leggere i bisogni assistenziali locali e definire le modalità di risposta più adeguate, sia anche capace di rendere l’Azienda più vicina ai bisogni delle persone nello sviluppo di azioni tempestive attraverso il controllo e la correzione di eventuali errori di percorso. Il Distretto sarà anche responsabile del sistema di accesso ai servizi, assumendo una responsabilità gestionale diretta delle risorse locali dedicate a tale funzione con l’obiettivo, tra l’altro, di contrastare il fenomeno delle liste d’attesa.
Cambia anche l’Assistenza Primaria che, con l’attivazione dell’omonimo Dipartimento, si focalizzerà sull’omogeneizzazione del sistema di offerta riequilibrando le situazioni di carenza e riducendo o eliminando le ridondanze e, soprattutto, modulando il sistema di erogazione secondo criteri che assicurano la migliore articolazione territoriale. Verrà inoltre favorita l’individuazione di luoghi dedicati per prestazioni complesse. In questo senso, un ruolo decisivo è svolto dalle Unità delle Cure Primarie e delle Case della Salute intese come luogo fisico nel quale medicina generale e specialistica si integrano con il sistema di accesso.

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