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Gli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino sui Monti Lepini

SEZZE – Si svolgerà sui Monti Lepini la terza edizione degli Stati Generali delle Comunità dell’Appennino, manifestazione ideata e realizzata da Slow Food Italia che si svolge ogni due anni e che riunisce agricoltori, allevatori, artigiani, rappresentanti di consorzi provenienti da tutta la fascia appenninica, per ribadire che solo con un modello di agricoltura collettiva è possibile parlare di futuro, con l’obiettivo dichiarato di rilanciare una nuova stagione di rinascita sociale, economica e di riconquista del tessuto di cultura e tradizioni dei territori della dorsale italica. “I territori dell’Appennino – si legge nel manifesto realizzato da Slow Food nel 2014 – sono una risorsa strategica per il Paese, e possono diventare un laboratorio di innovazione e sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo, un serbatoio di idee e opportunità, un luogo, fisico e ideale, di straordinario valore per il futuro dell’Italia”. Tre i temi che verranno affrontati tra venerdì 1 dicembre e domenica 3 dicembre: tre tavoli di lavoro tematici dedicati ad ambiente e agricoltura, turismo e reti sociali, innovazione e ricerca.

Soddisfazione per un evento che per tre giorni terrà i Monti Lepini al centro di una serie di tematiche che investono praticamente 2/3 delle regioni italiane, è stata espressa dal presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti: “E’ stato fatto un grande sforzo organizzativo per portare sui Monti Lepini questo importante appuntamento nazionale. Gli Stati generali delle comunità degli Appennini rappresentano lo sforzo più qualificato per portare i temi e i problemi delle aree interne da una posizione marginale a protagonisti delle politiche di sviluppo locale. I problemi dei territori di montagna hanno caratteristiche comuni in ogni parte d’Italia e possono trovare soluzioni condivisibili e replicabili anche grazie ad appuntamenti come questo. Le proposte e le idee che saranno raccolte – ha concluso il presidente della Compagnia dei Lepini – diventeranno sollecitazione e stimolo per le istituzioni nazionali e locali e per i soggetti che, a vari titoli, operano nelle realtà appenniniche”.

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