LATINA – Sono terminati i lavori per la realizzazione del porto canale di Rio Martino. Sono passati 18 anni dalla prima conferenza di servizi, era il 1999. Un tempo lunghissimo che racconta bene il rapporto del territorio con le opere pubbliche. Ma per noi che siamo abituati alle incompiute, a vederla oggi terminata, questa è pur sempre la più grande opera pubblica realizzata in decenni. L’ultimo stralcio poi è stato una volata: a fine luglio la riapertura del cantiere e oggi, il sopralluogo del progettista, l’ingegner Alberto Noli con la Presidente della Provincia Eleonora Della Penna, la dirigente del settore Angelica Vagnozzi, il rip (responsabile unico del procedimento) ingegner Americo Iacovacci e tutti i tecnici che hanno seguito i lavori.
“Il primo stralcio ha riguardato la messa in sicurezza della foce – ha spiegato il professor Noli – con la realizzazione di due bracci che delimitano una sorta di avamporto circolare; nel secondo stralcio ci si è dedicati all’interno del canale, con la sponda resa verticale da palancole metalliche di 10 metri di profondità, uno scivolo per le imbarcazioni e uno scivolo che consente l’accesso in barca di persone con disabilità fisiche, forse l’unico in provincia di Latina” (nel video)
Ci sono voluti in tutto 19 milioni, 8 solo per l’ultimo stralcio. “Sono molto orgogliosa di poter dire che i lavori sono finiti. Quando sono arrivata alla guida di questo ente mi dicevano che era moribondo e invece abbiamo dimostrato che è ancora vivo e vitale e capace di svolgere il suo ruolo di ente di area vasta. Ora dobbiamo sederci al tavolo con i Comuni e il Parco per guardare e organizzare il futuro di quest’opera”. ASCOLTA
ORA IL COLLAUDO – Serviranno ancora 60 giorni circa per il collaudo, poi l’opera dovrà essere riconsegnata dalla Provincia, alla Regione Lazio e da questa ai comuni di Latina e Sabaudia.
LA NUOVA DUNA – Tra i lavori effettuati anche l’avvio della creazione di un nuovo tratto di duna (sul versante di Sabaudia) secondo le indicazioni fornite dal Parco Nazionale del Circeo, con incannucciate a protezione di 11mila piantine pioniere. Tra i i prossimi obiettivi convincere proprio il Parco ad autorizzare l’ingresso del porto canale di imbarcazioni che possano effettuare il trasporto da e per le isole pontine.
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