LATINA – Apre con il film “Ogni maledetta domenica” e il discorso finale di Al Pacino, la sua visita al teatro Moderno di Latina il candidato premier e segretario del Pd Matteo Renzi che si scusa per essere arrivato nel giorno finale di Carnevale, ma – ha detto – “Mi piaceva l’idea di dare un segnale di ripresa perché trovo un clima dove gli altri combinano pasticci e però sembra che il Pd abbia paura a dire la verità a tira fuori la grinta. La verità – ha detto Renzi – è che se dopo 4 anni l’Italia esce dalla crisi, se passa dal -2% a quasi il 3% e rimette in ciclo quello che è fondamentale per ripartire lo deve al Pd”.
Renzi saluta tra il pubblico Sesa Amici, Claudio Moscardelli, Civita e i sindaci presenti, poi continua sull’economia: “Bisogna fare di più, è ovvio, però un po’ le tasse le abbiamo ridotte”. Il candidato e segretario del Pd ha poi chiesto un’alzata di mano: “Facciamo un sondaggio (il lapsus è dietro l’angolo, ha chiesto prima un referendum, poi correndosi “Meglio di no, con i referendum sto cercando di smettere”) quanti hanno avuto un abbassamento delle tasse”? Molto reattivo il pubblico in platea.
Tra i temi affrontati la sicurezza, l’immigrazione, l’economia, il lavoro, ma anche le foto di Salvini che chiede voti in una moschea, imita Berlusconi che attacca in una trasmissione di Canale 5 il trattato di Berlino, in realtà firmato proprio da lui nel 2003.