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l'analisi

Elezioni provinciali, Coletta: “Complimenti al vincitore, ma il nuovo siamo noi”

Il sindaco di Latina sconfitto di misura annuncia un tavolo permanente con le forze che lo hanno sostenuto

LATINA – Il bicchiere è mezzo pieno. Il sindaco di Latina Damiano Coletta, all’indomani della vittoria di Carlo Medici nelle elezioni provinciali, fa i complimenti all’avversario, ma, dopo aver letto nel dettaglio il risultato che lo ha portato a perdere con soli due punti percentuali, decide di fare alcune considerazioni che esterna in una conferenza stampa convocata nella sala De Pasquale del palazzo comunale.

“Sono uno sportivo per cultura  – esordisce Coletta, che appare sorridente e rilassato più di quanto ci si potesse aspettare da chi è abituato a vincere ed è costretto a commentare una sconfitta – e quindi rivolgo innanzitutto il mio in bocca al lupo al nuovo Presidente della Provincia. Quanto al risultato di queste elezioni provinciali ho avuto modo di fare delle riflessioni che voglio condividere: Medici  – sottolinea Coletta – ha conquistato il 36,5 %, noi il 34%, Gervasi, peccato, solo il 20%. Considero il nostro un risultato importante che colma un divario che in questa provincia c’è sempre stato con una certa area che ha governato per anni e che oggi ci supera solo del 2% grazie ad un’alleanza tra Pd e Forza Italia”.

Per Coletta dunque il bicchiere è mezzo pieno, una non-vittoria piuttosto che una sconfitta. Il rimpianto semmai è per alcuni obiettivi che ora  – dice – “sono più a rischio”: “La strada verso la ripubblicizzazione del servizio idrico per esempio doveva concludersi fra un anno circa, spero di sbagliarmi, ma la vedo in pericolo. Il nostro compito è vigilare perché si vada avanti”. E i dubbi sono legittimi se a sostenere Medici è stato il partito controllato dall’onnipresente Claudio Fazzone, il grande manovratore di Acqualatina, anche se i margini di vittoria del senatore di Forza Italia in ambito provinciale oggi appaiono decisamente più risicati.

“Queste elezioni dicono che in questo territorio c’è una realtà che è presente ed è trasversale, formata da varie forze che si sono unite intorno ad un progetto e non intorno alle poltrone.  Ora queste forze possono sedere ad uno stesso tavolo permanente. La politica sta cambiando – aggiunge Coletta – e queste elezioni ne sono la prova. Non crediamo di essere rivoluzionari, ma sicuramente stiamo dando una mano al cambiamento”.

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