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Latina, pensionamenti di dirigenti e docenti, Inps in ritardo sulle pratiche

E le reggenze rischiano di aumentare, troppo pochi i presidi

LATINA – Tredici reggenze sugli 82 istituti di Latina, è questa la situazione dei dirigenti scolastici in provincia. Il problema è che spesso ade essere senza preside sono scuole popolose come per esempio, a Latina, il liceo scientifico Grassi e il classico Alighieri, quest’ultimo affidato in reggenza alla dirigente scolastica del primo. “Avevamo sperato con il concorso si potesse coprire tutto, in realtà siamo messi anche peggio degli altri anni perchè alcuni dirigenti andranno in pensione e questo comporterà ulteriori reggenze”, ha detto la segretaria della Gilda Latina, Patrizia Giovannini.

Ma il problema pensioni si allarga anche su un altro ambito, quello degli organici di diritto, in pratica quei docenti assegnati in base al numero di alunni iscritti e di classi previste: “Questi docenti potrebbero trovare ricollocazione sui posti che dovrebbero liberarsi con i pensionamenti, che sono in aumento – spiega Giovannini – ma a causa della mancata validazione o comunicazione da parte dell’Inps che ancora non lavora le pratiche, non è possibile conoscere il numero esatto di pensionamenti. Questo impedisce all’ufficio scolastico di inserire nel sistema tutti i posti utili alle operazione di mobilità del personale docente”.
Il problema ora è capire come organizzare il ricollocamento di tutti gli esuberi individuati e l’organizzazione del rientro da fuori provincia di molti che attendono da anni il trasferimento. Nelle scuole di secondo grado la situazione è ancora peggiore perchè “L’Inps non avrebbe ancora iniziato la lavorazione delle domande. Ancora una volta siamo nel caos”, conclude la Giovannini.

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