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verde pubblico

Sfalcio dell’erba, il Comune: “Al via il secondo ciclo in scuole e borghi”

Marilena Sovrani parla di insicurezza e degrado nell'oasi verde Q4-Q5

LATINA – Lo sfalcio dell’erba è un tema che tiene banco a Latina. L’amministrazione ha dato priorità al taglio nelle scuole, iniziato nelle scuole dell’infanzia e proseguito a elementari e medie. Anche in città sono stati effettuati sfalci in alcune aree del centro e della periferia. Gli interventi negli altri lotti del territorio comunale sono programmati a partire dalla prossima settimana. Con il ridursi delle precipitazioni infatti, le ditte aggiudicatrici del servizio aumenteranno le risorse destinate allo sfalcio per dimezzare i tempi di completamento rispetto a quelli attuali.

Con l’avvio del secondo ciclo di sfalcio si ripartirà dalle scuole e dai borghi. In questi ultimi saranno effettuati anche interventi nelle piazze e nelle aree dove fino ad oggi non è stato possibile intervenire. Il progressivo aumento delle squadre di lavoro permetterà anche la manutenzione nei quartieri Q4-Q5 e della marina, piste ciclabili e via del Lido comprese.

SOVRANI – In una nota, la responsabile della Lega a Latina, Marilena Sovrani parla di “Insicurezza e degrado” che si percepisce camminando all’interno dell’Oasi Verde Urbana Q4-Q5. “Il parco è un magnifico esempio di verde urbano che poche città hanno a disposizione, ma che, in alcuni periodi dell’anno diventa una vera e propria giungla con l’erba altissima fino a coprire la vista delle piste pedonali e che favorisce i malintenzionati a commettere reati.”

“Non voglio che questo spazio per incuria venga sottratto all’uso della cittadinanza – prosegue la Sovrani – le persone devono sentirsi sicuri nel frequentarlo e liberi di godere della natura senza trovarsi in mezzo al degrado più assoluto. Se i parchi della nostra città, soprattutto quelli più grandi, fossero frequentati anche dalla polizia municipale o dalle forze dell’ordine, le persone si sentirebbero più sicure. E se non c’è personale disponibile ci si potrebbe rivolgere alla Protezione Civile, sperimentando forme di collaborazione con la Circoscrizione, come già accaduto in passato quando ero presidente della 2* Circoscrizione. Il mio appello è rivolto all’amministrazione comunale che intervenga il prima possibile per ripristinare il decoro dell’Oasi, ma con una raccomandazione: le “romanelle” servono a poco, ci vuole un piano di manutenzione dedicato e continuativo nel tempo, l’Oasi Verde è un patrimonio della nostra città, che va curato e conservato”.

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