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Il sindaco racconta Latina

Due anni di amministrazione Coletta: legalità e partecipazione per un “Modello Latina”

"Pensate che non veda l'erba alta? Vi voglio raccontare i 20 anni di patologia amministrativa con cui ci confrontiamo"

LATINA – Ha parlato per due ore, interrotto solo dalla pioggia che è arrivata scrosciante alle otto di sera. Il sindaco di Latina, Damiano Coletta ha toccato tutti gli aspetti di due anni di lavoro. Ed è partito da uno degli argomenti che più gli vengono contestati ovvero la manutenzione del verde pubblico, in particolare l’erba alta: “Non pensate che io non la veda, così come le buche per strada, ma il lavoro che io vi descrivo parla di disastri che vanno risolti per far ripartire la città”. Inevitabilmente si torna al passato, con i “20 anni di patologia amministrativa”, così l’ha definita Coletta che ha parlato di una “città che era in ginocchio, anzi era proprio stesa per terra”.

E’ dunque partito proprio dal verde: “Il prossimo anno metteremo meglio a punto le date per lo sfalcio dell’erba, è ovvio che sarà così. E se qualcuno mi dice che prima non succedeva vi spiego come funzionava il taglio dell’erba: avveniva uno spacchettamento con affidamento diretto che però non è consentito dalla legge nella pubblica amministrazione, tranne che in particolari casi. Io non vado fuori dalle norme. Credo che questo ormai sia chiaro”.

Norme e regole sono le due parole chiave dell’amministrazione Coletta, e con le inchieste degli ultimi tempi che hanno descritto bene il dilagante problema della illegalità pontina, sono le parole giuste.

Ha parlato delle suore che ora possono svolgere il loro lavoro nella regolarità, ha parlato del teatro che a fine giugno sarà riaperto definitivamente e restituito alla città, ha parlato degli impianti sportivi che sono stati assegnati in “maniera discrezionale. Voglio ricordarvi che il commissario stava per chiudere lo stadio Francioni perchè non era stato pagato il canone di concessione. Noi faremo i bandi, questa è la rotta da seguire. Al Palazzetto dello sport stanno iniziando i lavori, sarà chiuso fino al 31 agosto ma la sicurezza viene prima di tutto”. E poi i carri di carnevale: “Nessuno era autorizzato, e una persona è morta, sfido chiunque a prendersi la responsabilità”.

Se si vogliono raggiungere obiettivi, dunque, c’è bisogno di regolamenti, che mancavano, ne sono stati elaborati venti tra cui la toponomastica, il contrasto al gioco d’azzardo, la videosorveglianza, la digitalizzazione, solo per citarne alcuni.

Sessanta le gare aperte che hanno preso il posto degli affidamenti diretti e delle proroghe: “In particolare quella sul trasporto locale, sono state 14 le proroghe. Dal 1 luglio invece si parte con la nuova gestione che prevede 39 nuovi mezzi. Poi il Car sharing elettrico, Latina è la prima città medio grande ad attuarlo. Sono tutti piccoli passi verso la normalità, che prima non c’era. Gli affidamenti diretti, è bene saperlo, hanno creato 10 milioni di euro di debito fuori bilancio che tutti noi dobbiamo pagare”. Senza dimenticare la metro per cui domani un Tribunale deciderà se la richiesta di rimborso chiesta dalla società francese è idonea, “nel caso lo fosse Latina dovrà pagare diversi  milioni di euro. E chi pagherà questi soldi? Sempre noi”.

La linea su cui si viaggia – ha ripetuto più volte ai presenti Coletta – è quella della legalità e della partecipazione. Una scelta che ha fatto la stessa città due anni fa e che ci viene riconosciuta in tutta Italia: “E non mi si venga a dire che ho offeso la città quando ho parlato del Sistema Latina. Non credo che qualcuno di noi si sia sentito offeso. Pretendo rispetto istituzionale, e in effetti un regolamento ancora manca, quello sul senso della vergogna e magari ci metterò un mese in più a tagliare l’erba, ma lo faccio in modo regolare”.

Guardando al futuro il primo cittadino ha intenzione, con il rimpasto di giunta, di affidare una delega sulla marina per avere un quadro complessivo delle cose da attuare, dai chioschi alla manutenzione, passando per il ripascimento. E poi l’Università con l’istituzione della facoltà di Chimica e Farmacia viste le peculiarità del territorio.

“C’è ancora tanto da fare ha concluso il sindaco prima che la pioggia lo interrompesse – ma molto è stato fatto. La città era sdraiata, noi stiamo provando almeno a farla sedere”.

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