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operazione dei carabinieri

Latina, preso il maniaco sessuale della pista ciclabile: “Era seriale”

E' accusato di violenza sessuale su una donna di 44 anni. Pochi giorni dopo ne aveva palpeggiata un'altra

LATINA – Lo hanno definito il maniaco sessuale della pista ciclabile. E’ stato arrestato oggi dai carabinieri nell’abitazione di Latina in cui viveva, Massimiliano C., un romano di 37 anni accusato di violenza sessuale  nei confronti di una donna di 44 anni che il 29 aprile scorso  percorreva il tratto di  pista ciclabile che dalla Q4 raggiunge via Del Lido. La situazione era stata sconvolgente: lei aveva bucato una gomma e procedeva spingendo la bicicletta, l’uomo l’aveva sorpassata correndo, sembrava un runner, ma all’improvviso si era voltato abbassandosi i pantaloni e masturbandosi. La donna pietrificata lo aveva visto avvicinarsi e poi sporcarle gli abiti. Immediata la denuncia che è servita anche a isolare il dna dai vestiti della signora.

L’uomo si è ripetuto in un modo diverso, pochi giorni più tardi, il 1° maggio quando ha finto lo scontro con una bicicletta e ha palpeggiato la donna finita a terra. In entrambi i casi si era dileguato. L’identificazione è avvenuta screenando alcuni profili di persone corrispondenti alla descrizione delle due donne e procedendo poi all’identificazione fotografica che ha dato il riscontro positivo. Entrambe le donne non hanno avuto esitazioni a riconoscere l’uomo che le aveva aggredite sessualmente.

Prima di esser portato in carcere il 37enne, che vive solo e di piccoli lavori, è stato sottoposto al prelievo del dna salivare che sarà ora comparato con quello lasciato sugli abiti della prima vittima della violenza sessuale.

“Era pericoloso e temevamo che gli episodi potessero ripetersi in una pericolosa esclation. Sospettiamo anche che possano esserci stati altri episodi magari taciuti dalle vittime per riservatezza. Invitiamo le donne a denunciare per il loro bene e per quello di altre che come loro potrebbero trovarsi in situazioni di grave pericolo”, ha detto il Maresciallo Di Muro che ha condotto le indagini. Per questa ragione la foto dell’uomo non è stata divulgata: eventuali nuovi riconoscimenti fotografici per essere validi non devono essere stati influenzati in alcun modo.

 

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