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il convegno

L’Orco non vive nelle favole ovvero la violenza sui minori a Latina

Appuntamento in Curia vescovile con moltissimi esperti

LATINA – L’Associazione di Promozione Sociale Forma Mentis, in collaborazione con il Centro Polispecialistico San Giuseppe di Latina, ha organizzato per mercoledì presso la Curia Vescovile un convegno dedicato al tema dell’abuso e della violenza minorile dal titolo “L’orco non vive nelle favole”.

“Questa iniziativa nasce dalla volontà di affrontare a viso aperto un problema che ci sta molto a cuore – sottolinea Clarita Pucci presidente dell’associazione Forma Mentis – il dramma dei bambini abusati. Ci siamo chiesti cosa potevamo fare per far aprire gli occhi a genitori ed insegnanti e fornire loro degli strumenti di interpretazione atti a suggerire delle modalità di intervento per far uscire queste piccole vittime dal tunnel del silenzio e dell’orrore e abbiamo trovato nel Centro Polispecialistico San Giuseppe di Latina Scalo la stessa sensibilità nei confronti di un tema così delicato.”

ASCOLTA CLARITA PUCCI

Secondo l’OMS sono più di ottantamila ogni anno in Italia, i bambini e gli adolescenti di entrambi i sessi, vittime di vessazione, maltrattamenti, abusi sessuali ed emotivi, abbandono e trascuratezza e più giovane è la vittima, più alto il tasso di vittimizzazione. Per contrastare la violenza e gli abusi è necessario mettere in atto strategie di prevenzione e attività di sensibilizzazione rivolte alle scuole per informare gli studenti in merito al fenomeno dell’abuso sessuale.

GARANTE – Alla base della riuscita di questi convegni c’è l’ascolto delle famiglie, la prevenzione è la migiore difesa possibile” ha detto il garante per l’infanzia della Regione Lazio Jacopo Marzetti

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La scuola costituisce un osservatorio privilegiato dal quale si possono riconoscere segnali di disagio per i quali attivare un iter diagnostico mirato segnalando il bambino ai servizi competenti. Gli assistenti educativi di asili nido, gli insegnanti di scuola materna e gli insegnanti della scuola dell’obbligo e superiore hanno modo di osservare e stare con il bambino a partire dalla tenera età e per molte ore durante il giorno, pertanto la capacità e la sensibilità degli operatori nel riconoscere le condizioni di abuso, sono essenziali nella fase di rilevamento. Un rilevamento precoce permette di attenzionare la situazione problematica coinvolgendo altri operatori con specifiche competenze nella diagnosi e nel trattamento, dando vita ad un efficace intervento multidisciplinare integrato.

SANSONI – Chi da anni lavora sul territorio, a stretto contato con i ragazzi è Monica Sansoni, responsabile dello sportello di ascolto istituzionale minori e famiglie del Garante infanzia della Regione Lazio che fa una fotografia della situazione attuale. 

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I PARTECIPANTI – Il convegno ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio, del Comune di Latina, del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Lazio, della Società Italiana di Pediatria, della Asl di Latina, dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Latina, dell’Ordine degli Psicologi del Lazio e del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Latina. Tra i relatori il Professor Giuseppe Titti, Primario Emerito UOC di Pediatria e Neonatologia Ospedale G.B. Grassi di Ostia, che ha curato la direzione scientifica dell’evento insieme alla dottoressa Rita Magni, la dottoressa Paola De Rose, espressione della UOC di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, Daria Monsurrò, Sostituto Procuratore della Repubblica di Latina, ed altri professionisti di spicco sia in ambito scientifico che giuridico. All’evento hanno dato immediatamente la loro disponibilità a partecipare le massime autorità del territorio: il Vescovo Mons. Mariano Crociata, il Garante Infanzia e Adolescenza Regione Lazio Jacopo Marzetti, il Sindaco di Latina Damiano Coletta, il Questore Carmine Belfiore e il Prefetto Maria Rosa Trio.

 

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