SABAUDIA – Il jazz e la classica nella terza serata della rassegna I Suoni del Lago…oltre il giardino promossa dalla
Pro Loco di Sabaudia in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Sabaudia, il Parco Nazionale del Circeo e con i patrocini della Provincia di Latina e del Consorzio Pro Loco Circe (Ponza, Latina, Terracina, Sabaudia, San Felice Circeo), che gode, fin dal primo anno, della direzione artistica del Maestro Piero Cardarelli e di quella organizzativa di Gennaro di Leva. Protagonista del palcoscenico lambito dalle acque del lago di Paola, domani 8 agosto alle 21.30 al Belvedere di Sabaudia, sarà il primo flauto dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia Carlo Tamponi, ad accompagnarlo nel “Virtuoso B.B.B.”, un percorso attraverso Bach, Bizet e Bolling, il piano trio composto da Francesco Buccarella al pianoforte, Piero Cardarelli al contrabbasso e Pietro Iodice alla batteria.
Tamponi, grande virtuoso e didatta, sarà impegnato in un programma che spazierà dal classico al jazz. Il filo conduttore della serata saranno proprio le reciproche commistioni e inferenze tra i due generi, dalla maestosa essenzialità dei temi bachiani, alle linee – e invenzioni – melodiche di Georges Bizet, nell’apice poi delle composizioni di Claude Bolling che rappresenterà la chiave interpretativa della programmazione.
“Adoro il jazz, senza sapere come suonarlo, ma sogno di avere un’esperienza con musicisti jazz”. Con queste parole il musicista classico Jean Pierre Rampal, uno dei più grandi flautisti del XX secolo, chiese – erano i primi anni Settanta – a Bolling di comporre qualcosa che fosse “classico” per il suo flauto e altrettanto jazz per il piano toccato dall’innovativo tanto geniale e prodigioso compositore e attore francese. Da quella richiesta, delineata dai contorni della “sfida”, nacque nel 1975 la prima Suite for Flute and Jazz Piano Trio, una suite in sette movimenti, ognuno dei quali mette in evidenza il riuscitissimo contrasto tra stile classico e jazzistico. Proprio su quelle contaminazioni nasce un genere, il cross-over music, che fonde differenti linguaggi musicali, punto d’incontro compositivo tra barocco e swing, proprio come il Fugace che nella suite, come anticipa il titolo stesso, è un tributo alla forma contrapputistica tanto cara a Bach: la resa è una scrittura jazz ma è in grado di conservare i divertimenti energici e le tipiche progressioni bachiane.
Jazz e classica nel terzo appuntamento de I suoni del lago a Sabaudia
In scena il primo flauto dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, Carlo Tamponi
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