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il caso

Latina, sugli autobus fioccano le multe agli studenti con abbonamento scontato

La mamma di un ragazzo: "Cinquanta euro perché non aveva il tesserino rilasciato dal Comune"

(l’abbonamento ridotto senza numero di tessa non è valido)

LATINA – Fioccano le multe sugli autobus del servizio di trasporto pubblico a Latina e  non solo per chi è senza biglietto. Ieri ad essere multati sono stati studenti con tanto di abbonamento pagato. Ecco i fatti.

I controlli di recente sono stati intensificati ed è di queste ore la brutta sorpresa arrivata per alcuni giovani che si sono visti notificare una multa da 50 euro ciascuno per aver esibito l’abbonamento ridotto, cui hanno diritto proprio i ragazzi (al prezzo di 17 euro mensili), perché non avevano trascritto sullo stesso, il numero di tessera rilasciato dal Servizio Mobilità del Comune.

“Nella rivendita presso cui abbiamo acquistato l’abbonamento ridotto, nessuno ci ha detto che era valido solo con l’integrazione dell’altro documento rilasciato dal Comune e non c’era esposto alcun avviso. E non c’è nemmeno scritto sul biglietto. L’abbiamo letto solo dopo, a multa ormai fatta, sul sito del gestore”, dice la mamma del quattordicenne che si è vista consegnare dal figlio la multa salata nonostante avesse pagato l’abbonamento cui ha peraltro diritto.
In effetti facendo un giro su http://www.cscmobilita.com nella sezione dedicata all’abbonamento ridotto si legge: “Da compilare con nome/cognome e numero tessera abbonamento rilasciata dal Servizio Mobilità del Comune di Latina agli aventi diritto secondo quanto indicato sulla pagina del sito web del Comune di Latina“. Dunque è scritto e vale di certo il principio generale di diritto che “ignorantia legis non excusat”, ovvero che la mancanza di conoscenza di una legge o norma che sia, non costituisce scusante per nessuno.

Ma in questo caso sorge anche spontanea una considerazione:  se il controllo è così fiscale, lo dovrebbe essere anche l’emissione e i punti autorizzati dovrebbero vendere abbonamenti scontati solo a chi sia in grado di mostrare la tessera comunale che attesta il diritto a quella riduzione. E comunque dovrebbero avvisare, anche esponendo il regolamento, che il solo possesso del titolo di viaggio venduto non è sufficiente per essere in regola. Ecco perché la sanzione appare iniqua.

La nostra lettrice si chiede: “Visto che lo studente e gli altri con lui erano  in possesso di un regolare abbonamento che gli è stato venduto e che hanno pagato senza dover mostrare alcuna tessera, non sarebbe stato più giusto dar loro un avvertimento prima di sanzionarli?”.

La multa è anche salata: 50 euro entro 5 giorni; 100 euro a partire dal 6° giorno e fino a 2 mesi; 200 se pagata oltre i due mesi.

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