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una storia orribile

Latina, Lucky ucciso per punire la padrona. Ed era già toccato ad un altro cane

Il marito della donna accusato di maltrattamenti e violenze in famiglia è ora in Via Aspromonte

LATINA – Ucciso barbaramente al solo scopo di punire la moglie che voleva bene a quel cane. E’ questa la ragione per cui è morto Lucky prima di diventare, suo malgrado, “l’errore” che ha consentito agli investigatori della Forestale di arrivare al colpevole. I particolari che emergono dalle indagini sul cane incaprettato, la cui fotografia a giugno aveva fatto il giro della rete commuovendo migliaia di persone, è la peggiore che si potesse immaginare. Uno spaccato di terrore e maltrattamenti su moglie e figli inflitti da un 69 enne che ora è in carcere.

Per esempio, a gettare il corpo dell’animale ancora vivo, con il muso legato da una corda per evitare che potesse guaire, non era stato direttamente l’arrestato. Mettendo in atto un’altra delle sue crudeltà, aveva obbligato il figlio a farlo. Era toccato al ragazzo trascinare fino al cassonetto l’animale chiuso in un sacco nero. Ma è stata proprio questa immagine catturata dall’occhio di  una telecamera di sorveglianza del quartiere Q4, a mettere sulla giusta strada i carabinieri per scoprire poi che Lucky era solo una parte della storia.

Il racconto di tutto il vissuto di violenze fisiche e psicologiche, è emerso un po’ alla volta, davanti al pm Giuseppe Miliano che ha coordinato le indagini degli investigatori della Forestale dopo la fondamentale denuncia dell’Associazione Amici del Cane. Ed è emerso così che un altro “Fido”, anni prima, era stato ucciso: l’orco lo aveva finito con un colpo alla testa quando aveva provato a difendere da lui, la sua padrona.

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