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il dossier del sindacato

Fondi per la sanità, la provincia di Latina è il fanalino di coda nel Lazio

La Uil pensionati denuncia: "Ai cittadini pontini 203 euro pro capite in meno della media regionale"

LATINA – Le risorse finanziarie sono un problema serio per la sanità della Regione Lazio e per tutti i cittadini: “Se la sanità pontina è in affanno e continua a vivere una situazione al limite della sostenibilità, sia per i cittadini che per gli operatori, non è solo o tanto un problema di organizzazione ma anche e, soprattutto, un problema di risorse”, dice Francesca Salvatore, segretaria della Uil Pensionati di Latina – l’Azienda Sanitaria di Latina nel 2017 ha ricevuto dalla Regione Lazio a valere sul Fondo Regionale Sanitario 1.499 euro pro capite medi per cittadino, che la pone fanalino di coda rispetto alle altre Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere del Lazio”.

In sostanza a Latina per la tutela della salute dalla Regione Lazio arrivano 203 euro pro capite in meno della media regionale. La spesa del Fondo Sanitario Regionale ammonta infatti a 1.702 euro pro capite; alla ASL di Rieti 2.001 euro pro capite; alla ASL di Viterbo 1.773 euro pro capite; alle ASL e AO della provincia di Roma 1.716 euro pro capite; alla ASL di Frosinone 1.675 euro pro capite. I dati arrivano da un’analisi della Uil Pensionati di Latina che ha elaborato i Rendiconti di Esercizio 2017 delle 16 Aziende Sanitarie Locali e Aziende Ospedaliere del Lazio.

Su una dotazione del Fondo Sanitario Regionale pari a 10 Miliardi di euro, alla ASL di Latina, nel 2017, ne sono stati stornati 863 milioni di euro (l’8,6% del totale).

Analizzando invece il Bilancio della ASL di Latina emerge che i trasferimenti dalla Regione nel 2017 sono aumentati, rispetto all’anno precedente, solo dello 0,8% (6,7 milioni di euro). Nel 2017 la ASL di Latina ha incassato dai Ticket sanitari oltre 5,6 milioni di euro, in diminuzione del 12,8% rispetto all’anno precedente. Il Ticket viene pagato dal 50% della popolazione residente, in quanto gli altri 289 mila residenti sono esenti (di cui 145 mila per età e 144 mila per reddito e patologie). Dall’attività di intramoenia la ASL di Latina nel 2017 ha incassato oltre 5,5 milioni di euro, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente. E’ pur vero che il Fondo Sanitario Regionale non viene stornato in base alla popolazione residente, ma in base anche ad altri parametri (età della popolazione, condizioni geo morfologiche ecc.). Ma è altrettanto vero che la riorganizzazione dei servizi e delle strutture sanitarie, causa rientro dal deficit sanitario, operati in questi anni, hanno innalzato notevolmente l’indice di “deprivazione” dei servizi in provincia e ciò non può essere ignorato nei criteri di riparto delle risorse. La vera sfida ormai per il 2019 è quella –  conclude Francesca Salvatore – di un sistema sanitario che investa di nuovo e si strutturi per rispondere ai reali bisogni delle persone”.

Il sindacato chiede alla politica tutta, in primis ai consiglieri regionali eletti nel nostro territorio, di porre l’attenzione ai budget di spesa per il prossimo anno e parallelamente, alla revisione del piano strategico per la salute in provincia di Latina, anche attraverso un piano straordinario per abbattere le liste di attesa.

“Ribadiamo la nostra richiesta, al Sindaco di Latina Damiano Coletta, in qualità di presidente della conferenza dei sindaci sulla sanità, di convocare gli stati generali della salute”.

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