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buone pratiche

Il sistema di accoglienza a Latina nella ricerca di quattro studenti “eccellenti”

Sono i ragazzi più meritevoli della facoltà di Economia, il loro lavoro è stato presentato in Aula magna

LATINA – Sono quattro gli studenti eccellenti della Facoltà di Economia della Sapienza, polo di Latina e per mantenere questo percorso, nel corso di studio in Management e diritto d’impresa, che li porterà a distinguersi per le loro capacità, hanno scelto di approfondire un aspetto della loro città, quello dell’accoglienza, prendendo in esame in particolare lo Sprar. La ricerca “L’accoglienza dei richiedenti la protezione internazionale da parte del Comune di Latina. Una prima analisi interdisciplinare”, è stata presentata ieri nel corso di un Convegno “Latina Città dell’Accoglienza”.

Tre i pilastri su cui si è mossa l’indagine: giuridico, economico e socio-demografico, come ha spiegato il Professor Marco Benvenuti, Presidente dell’Area didattica di Economia.

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Una occasione per riflettere anche sulla accoglienza e un sistema che a Latina, effettivamente funziona. “Non parliamo di grandi numeri perchè quelli vengono gestiti dai centri di emergenza straordinaria, il nostro, con gli Sprar, è un percorso diverso”, ha spiegato l’Assessora ai Servizi Sociali Patrizia Ciccarelli spiegando che  il Comune di Latina non è solo aderente al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR), ma è anche internazionalmente riconosciuto come generatore di buone pratiche in tema di accoglienza.

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Un tema “scivoloso”, ha definito quello della accoglienza, il sindaco Damiano Coletta, ma che non è una emergenza, anzi è ben gestito e organizzato.

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Quella di ieri è stata anche l’occasione per riflettere sul tema dell’accoglienza dei migranti in una città nata da una forte migrazione interna e che dal 1957 al 1989 è stata sede del più grande Campo Profughi Europeo, il “Rossi Longhi” che, nel cuore della città e proprio nei locali oggi sede della Facoltà di Economia, ha visto transitare oltre 80.000 profughi provenienti dall’Europa dell’Est. Per questo è stato proiettato il documentario “Fuga per la libertà”, che narra la storia del Campo raccontando così una pagina di storia recente italiana che pochissimi conoscono, tentando di restituirle la complessità umana, esistenziale, geopolitica ed etica che ha animato quello spazio per circa 40 anni. Sarà presente la regista Emanuela Gasbarroni.

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