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SERMONETA – Continua a destare più di qualche preoccupazione la situazione della Corden Pharma, l’azienda di Sermoneta che ha acquisito il sito della ex Bristol e il cui piano aziendale stenta a partire. Dopo il pagamento di una sola parte degli stipendi del mese di ottobre per i 500 dipendenti, è stato proclamato lo stato di agitazione da parte delle rsu e i sindacati, con l’ausilio anche del Comune di Sermoneta, hanno chiesto l’apertura di un tavolo di crisi in Prefettura che è stato convocato per la giornata di venerdì alle ore 10:30. Dopo l’incontro, il pomeriggio, davanti ai cancelli dello stabilimento a Sermoneta, si svolgerà una assemblea pubblica per spiegare quali sono le posizioni della direzione aziendale.
“Le posizioni dell’azienda di non rinnovare la cassa integrazione scaduta il 28 ottobre e di non pagare la mensilità di ottobre e una parte della 14esima – spiegano i sindacati in una nota formata da Cgil, Cisl, Uil, Ugl di categoria e Confail – hanno incrinato il livello delle relazioni sindacali. Ll’incontro che si è svolto nello stabilimento alla presenza dell’Amministratore Delegato, si è concluso con l’impegno di pagare un acconto per il mese di ottobre, ma siamo ad oggi in attesa di un risposta certa sul saldo. Per poter avere risposte precise abbiamo richiesto un incontro urgente alla direzione aziendale e l’apertura di un tavolo di confronto in Prefettura”. I sindacati chiedono, per il bene comune, di “Rimanere coesi ed esternare nei giusti modi il dissenso e la preoccupazione per il futuro”.
Lo stato di agitazione rimane confermato confermato e “Siamo pronti da subito a coinvolgere le Istituzioni Nazionali ed a mettere in atto tutte le azioni di lotta necessarie se le risposte non dovessero essere soddisfacenti”. La nota sindacale è firmata dai segretari di Filctem Cgil Antonio Parente, Femca Cisl Elisa Bandini, Uiltec Uil Luigi Cavallo, Ugl Chimici Ivan Vento e Confail Gianni Chiarato.
