LATINA – Il presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici ha riferito ieri in Senato per l’Unione delle Province italiane, sulle perplessità degli enti locali in merito al Reddito di Cittadinanza e Quota 100. “L’aspettativa che si è creata intorno a queste misure sono indubbie, per questo occorre massima attenzione – ha spiegato Medici – Le nostre preoccupazioni sono per le procedure previste per l’attuazione delle misure, che sono estremamente complesse e vedono impegnate un ampio arco di soggetti istituzionali: Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Inps, Anpal, Centri per l’impiego. Dobbiamo evitare che si creino inutili sovrapposizioni di conseguenze e conseguenti dispersione di energie, tempo e risorse”.
Il principale problema potrebbe essere rappresentato dai Centri per l’impiego, che rischiano di non riuscire a sopportare il carico di lavoro previsto dal Reddito di Cittadinanza. “Dopo che la riforma delle Province non ha ricompreso questi servizi tra le funzioni fondamentali delle Città metropolitane e Province – ha ricordato Medici – sono rimasti in una sorta di limbo. Chiediamo massima chiarezza sulle figure professionali che saranno assunte, in particolare sui cosiddetti Navigator, il cui ruolo ci appare ancora non chiaramente precisato”.