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la rassegna

Il corto italo francese La faim va tout droit vince Film di Peso

Premio Speciale della Giuria all’australiano Ari e Menzione speciale al britannico Food for Thoughts

LATINA – È il cortometraggio La faim va tout droit, coproduzione italo-francese, girato dalla giovane regista Giulia Canella, ad aggiudicarsi il Premio “Città di Latina”, il riconoscimento più importante dello Short Film Festival “Filmdipeso”, il festival cinematografico dedicato alle grandi tematiche sociali e sanitarie legate all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare. Charles, il giovane protagonista, guarda la sua immagine allo specchio e tenta di scappare dalla drammatica anoressia e da una relazione malata con il cibo, immaginando una dolce storia con Bijoux. Campi larghi, fissi e tanto silenzio per questo piccolo film che parla d’amore e solitudine e che denuncia il dramma di tanti giovani invisibili. Premio Speciale della Giuria all’australiano Ari e Menzione speciale al britannico Food for Thoughts.

La cultura e l’inclusione sono state la carta vincente dello Short Film Festival “Filmdipeso” 2019, promosso dal Bariatric Center of Excellence della Sapienza Università di Roma Polo Pontino e dal Comune di Latina in collaborazione con Amici Obesi onlus, AILO (Associazione Italiana Lotta all’Obesità) e Villa Miralago – Centro di riferimento disturbi alimentari, con il sostegno non condizionante di Johnson&Johnson Medical SpA e Novo Nordisk.

«Le buone idee camminano se ci sono le persone giuste a farle camminare, ringrazio tutti per questa bellissima edizione di Filmdipeso, una grande opportunità per il nostro territorio – commenta Damiano Coletta, Sindaco di Latina – come medico e come Sindaco non posso che condividere un’iniziativa che vuole creare la cultura della prevenzione rendendo i cittadini consapevoli riguardo a tematiche della salute. Farlo attraverso il cinema è qualcosa di molto semplice ma al tempo stesso anche molto efficace».

«Progressivamente il Festival Filmdipeso si sta ricavando meritatamente un grande spazio all’interno delle rassegne culturali della città di Latina – sottolinea Silvio Di Francia, Assessore alla Cultura del Comune di Latina – e anche questa edizione ha avuto un grande successo».

Molto ampia la partecipazione di pubblico alle due giornate del Festival segnate dalle proiezioni nel multisala Oxer dei “corti” che hanno raccontato il cibo nelle sue declinazioni, l’obesità – vera e propria patologia sociale che colpisce solo in Italia 7 milioni di persone – e i disturbi alimentari che affliggono in modo epidemico la società moderna, e da momenti toccanti legati al massiccio coinvolgimento di giovani. Se l’obiettivo di “Filmdipeso” è quello di sensibilizzare la popolazione e creare consapevolezza tra i più giovani sui rischi legati a comportamenti alimentari errati, la missione è riuscita.

«Devo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito, anche gratuitamente, alla realizzazione e al successo di questa edizione di Filmdipeso – dichiara Gianfranco Silecchia, Direttore scientifico del Festival e Direttore UOC di Chirurgia Generale&Bariatric Center of Excellence IFSO, EU Centro di eccellenza Sicob Sapienza Università di Roma Polo Pontino – il nostro intento con questa iniziativa è quello di dare vita ad una tradizione che vada oltre le singole persone; un contenitore che si automantenga perché fondato sui valori della cultura e dell’inventiva in grado di mettere a frutto le risorse anche umane. Questo Festival è unico nel panorama nazionale e questo terzo appuntamento ci insegna che la qualità premia e diventa un potente strumento di attrazione. Abbiamo creato qualcosa che rimarrà e proseguiremo sul solco tracciato».

Un lavoro non facile quello della Giuria, composta da un produttore cinematografico, due registi, un attore di teatro e uno psichiatra, che sotto la guida esperta di Gianfranco Pannone ha dovuto scegliere le opere più meritevoli tra le numerose di livello alto.

«Quest’anno abbiamo premiato un film italiano ma coprodotto in Francia, un film australiano e un film britannico. Dunque, una terza edizione del Festival che si connota per il profilo internazionale e multiculturale – commenta Gianfranco Pannone, Presidente della Giuria e Docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Palermo – un’edizione quest’anno di grande forza ed efficacia. Un Festival destinato a crescere ancora perché, rispetto alle due passate edizioni, ha presentato una produzione di grande interesse e qualità artistica. Possiamo dire che l’ambizione di fondere scienza medica e linguaggio cinematografico è riuscita, sublimata stavolta dalla location destinata alla proiezione delle opere».

Due le novità introdotte a “Filmdipeso”. La prima riguarda l’apertura alla multiculturalità e all’internazionalità. Tante le opere straniere sottotitolate, ricca la presenza di registi in sala e tanta fiction. Interessanti e coinvolgenti i “corti” fuori concorso: Così mangiavamo, un viaggio nell’alimentazione degli italiani dagli Anni ’50 ad oggi e l’omaggio toccante al grande Ermanno Olmi con una sua famosa opera La saggezza della terra.

«Non posso che essere soddisfatto anche se ci attende ancora molto lavoro – sottolinea Stefano Cioffi, Regista e Direttore artistico del Festival Filmdipeso – grandissimo il livello delle opere, eccezionale la risposta del pubblico con sala stracolma e posti in piedi. Una enorme soddisfazione per tutti noi e per la città di Latina».

La seconda novità ha riguardato il coinvolgimento dei ragazzi, che in spazi dedicati sono stati i protagonisti indiscussi del Festival. Stimolante l’innovativo format comunicativo che è stato al centro dell’incontro tra i 180 studenti del IV, V e VI anno del Corso di Laurea in Medicina Sapienza Università di Roma Polo Pontino e Leonardo Mendolicchio di Villa Miralago, l’attrice Martina Colombari, lo chef Ugo Patierno e il giornalista Andrea Casadio.

«Filmdipeso è diventato a tutti gli effetti un evento mediatico che privilegia la comunicazione sotto forma di linguaggio cinematografico su un tema tanto rilevante come è l’obesità e il contrasto ai disturbi alimentari – sottolinea Carlo Della Rocca, Preside della Facoltà di Farmacia e Medicina Sapienza Università di Roma – l’evento coglie il bisogno di salute della popolazione e attraverso modalità comunicative moderne è capace di raggiungere agilmente la collettività e gli adolescenti in particolare. Tutto questo si traduce in una potentissima attività di prevenzione, che è poi il nostro obiettivo primario».

Sono milioni i cittadini italiani che hanno problemi di eccesso di peso corporeo o di altri disturbi del comportamento alimentare. Creare conoscenza e sensibilizzare la comunità, specialmente gli adolescenti che saranno i futuri adulti, riguardo a malattie come obesità, sovrappeso, ma anche anoressia e al loro impatto sulla salute, è prioritario.

«Abbiamo ritenuto che il mondo accademico dovesse entrare in contatto ancora di più con il territorio – sottolinea Antonella Calogero, Presidente del Corso di Laurea Magistrale Polo Pontino Sapienza Università di Roma e Direttore del Dipartimento di Scienze Medico Chirurgiche e Biotecnologie della Facoltà di Medicina e Chirurgia Polo Pontino Sapienza Università di Roma – sinergia già in essere con le scuole secondarie di Latina, se vogliamo far conoscere queste importantissime problematiche di salute, fare prevenzione e incrementare il nostro lavoro di clinici e docenti. Il legame tra Università e territorio è fondamentale all’interno delle strategie di prevenzione primaria e secondaria e va costantemente rafforzato».

Un secondo importante incontro con i ragazzi nell’ambito del Festival ha coinvolto centinaia di studenti del liceo artistico, del liceo scientifico G.B. Grassi e del liceo psico-pedagogico Manzoni, che hanno presentato gli elaborati realizzati per il Concorso “Il peso del mio peso”, proprio per sensibilizzare gli adolescenti su questi argomenti e sondare la percezione che i ragazzi hanno riguardo a queste tematiche che spesso sono motivo di atti di bullismo nelle classi.

«I ragazzi anche in questa importante manifestazione, che ha assegnato alcuni premi alle opere migliori, come sempre ci hanno sorpreso – commenta Valeria Vignes, Docente di Latino e Italiano al liceo scientifico G.B. Grassi – la risposta è stata altissima, molto buona la qualità degli elaborati, oltre 100, caratterizzati da una incredibile libertà espressiva: disegni, locandine, videoclip, sculture, narrazioni. Lo scopo del Concorso, ben inserito nel contesto del Festival, è stato quello di rompere il silenzio in qualche modo su un problema che bene o male tocca tutti più o meno direttamente».

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