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Roma-Latina, dopo la sentenza del CdS, Legambiente: “Si abbandoni l’opera”

Gli ambientalisti chiedono cura del ferro e messa in sicurezza della Pontina

LATINA –  Dopo che il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibile il ricorso del Consorzio SIS sulla gara per la costruzione della Roma-Latina, Legambiente chiede alla Regione di fare un passo indietro sull’opera e di investire le risorse per la ferrovia e la messa in sicurezza della Pontina.

“Ora che la procedura di assegnazione dei lavori per la costruzione del corridoio tirrenico sud, è di fatto bloccata, si abbandoni l’opera – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – basta autostrade, invece di 100 Km di nuovo asfalto a sei corsie, Regione e Ministero investano invece le risorse previste su nuovi binari ferroviari, treni, trasporto pubblico e messa in sicurezza della Pontina. Per combattere il cambiamento climatico si deve passare da scelte ambientaliste vere come questa, verso una mobilità diversa; la cura del ferro si fa così e non con l’ennesima nuova autostrada a sventrare il territorio del pontino già ampiamente antropizzato, e dell’enorme polmone verde a sud di Roma della Riserva Naturale Regionale di Decima Malafede”.

Il consorzio Sis aveva vinto il 19 febbraio 2016 la gara di ADL (Autostrade del Lazio, costituita da Regione e Anas), dopo il ricorso del Gruppo Salini, prima respinto dal TAR poi accolto dal consiglio di Stato, e lo stesso Consiglio di Stato ora, respingendo il ricorso del Sis, ferma la procedura.

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