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cronaca

Aggressione al Goretti di Latina, la versione dei familiari del paziente

Le sorelle Settanni: "Avevano dimenticato di attaccare l'ossigeno a nostra madre, l'esasperazione è alle stelle"

LATINA – Parlano di una storia diversa le sorelle Patrizia e Claudia Settanni, protagoniste ieri sera di quello che è accaduto nel reparto Medicina donne del Santa Maria Goretti di Latina, dove una infermiera sarebbe stata aggredita.

“Le cose vanno raccontate fino in fondo – spiega Patrizia – perchè è vero che mia sorella ha sbagliato ad aggredite l’infermiera, ma l’esasperazione per quello che nostra made sta subendo in quel reparto è alle stelle”. Patrizia racconta che la mamma, di 78 anni, dopo essere tornata dalla dialisi, è stata riportata in stanza in condizioni critiche: “Dopo essere stata rimessa a letto, è stata attaccata a macchinario Vivo 60 che serve a ossigenare i polmoni. Noi eravamo lì, non fuori dal reparto perchè la degenza del malato spetta a noi. Quello che ha scatenato il tutto è stato il mancato collegamento dell’ossigeno al macchinario che noi stesse abbiamo sbloccato perchè ce ne siamo rese conto, altrimenti mia madre non si sarebbe proprio svegliata questa mattina”, continua Patrizia. Da qui la situazione sarebbe degenerata: “L’infermiera ha iniziato a urlare perchè stavamo toccando il macchinario, e quando le abbiamo detto che si era dimenticata di attaccare l’ossigeno, ha alzato ancora di più la voce. A quel punto mia sorella, sbagliando su questo non ci sono dubbi, ha alzato le mani, ma di certo non l’ha picchiata, tanto che la prognosi per l’infermiera è di pochi giorni. Capisce bene però che il quel momento la vita di mia madre era in pericolo per una loro grave dimenticanza”. Le due sorelle hanno già chiesto un incontro con il direttore generale della Asl che dovrebbe avvenire domani e in cui Patrizia e Claudia elencheranno anche gli altri disagi che vivono i malati, come il campanello per le emergenze nella stanza rotto da diversi giorni: “Spero di portarla via da questo reparto il più presto possibile”, conclude Patrizia.

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