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la storia infinita

Festa dei teatri, ma il D’Annunzio di Latina non c’è

La Regione Lazio annuncia riapertura che invece slitta ancora

LATINA – Sembra non avere pace la questione teatro a Latina. Oltre 400 mila euro spesi e lavori finiti all’interno del Palazzo della Cultura, ma mancano ancora documenti che i Vigili del fuoco hanno richiesto per il cupolotto sopra l’ingresso, l’impianto elettrico e le poltroncine. In questo ultimo caso i Vigili del fuoco chiedono di recepire la bolla d’acquisto datata 1980, anche se i tecnici che hanno fatto la perizia su quelle presenti al teatro le hanno dichiarate ignifughe. “Abbiamo prodotto tutta la documentazione richiesta e martedì ho convocato una nuova riunione per poter presentare queste ultime prescrizioni. Ritengo di poter chiudere in tempi celeri, se questo non accadrà valuteremo il da farsi”, spiega l’assessore Emilio Ranieri. Intanto però, per una mancata comunicazione tra l’assessorato alla cultura del Comune di Latina e la Regione Lazio, quest’ultima annuncia in una nota la riapertura ufficiale del D’Annunzio con l’evento “Tra festa e teatro” che avrebbe dovuto svolgersi domenica, dopo il premio Musica Nova che invece si svolgerà al Museo Cambellotti.

L’assessore Silvio Di Francia si è assunto tutte le responsabilità della mancata comunicazione alla Regione dell’ulteriore slittamento, ma il problema della comunicazione con l’esterno resta la bestia nera di questa amministrazione che in questo modo attira sicuramente più critiche che elogi. Ad oggi la data di riapertura non c’è e non può essere fatta neanche una previsione per il futuro per non rischiare di dover sospendere di nuovo la stagione come accaduto lo scorso anno.

L’assessore Silvio Di Francia è amareggiato: “Non presenterò la stagione, su cui stiamo lavorando da mesi, fino a quando non avrò la certezza della data”.

ASCOLTA DI FRANCIA

MIELE – Sulla vicenda del teatro D’annunzio la consigliera di Forza Italia Giovanna Miele sta “valutando se presentare una interrogazione in question time sull’argomento oppure se richiedere l’audizione dell’assessore Emilio Ranieri in Commissione Lavori Pubblici così da avere risposte e delucidazioni su quanto sta accadendo. Come cittadina mi ritengo indignata da quanto sta accadendo ormai da tre anni sul destino della principale struttura culturale della città. E come consigliere di opposizione sono delusa dall’atteggiamento dell’amministrazione e della maggioranza stessa di Lbc che come sempre non accolgono i consigli della minoranza, si chiudono a riccio sulle loro posizioni e sono incapaci di ammettere gli errori e farsi aiutare. Latina in questi tre anni è rimasta orfana della Casa della Cultura per antonomasia. Un danno enorme che colpisce tutte quelle associazioni che sono costrette a inventarsi un posto dove esibirsi, dove far svolgere i saggi o le attività teatrali. Tanti dei nostri artisti e delle nostre celebrità sono costrette ad andare fuori a esibirsi. Dunque non si tratta solo di un problema di sicurezza e di ripristino delle condizioni di legalità del luogo ma anche una questione legata alla cultura e al valore che l’amministrazione dà alla promozione e alla crescita culturale della città ”.

GLI ALTRI EVENTI – Per la feste dei teatri organizzata da Regione e Atcl, comunque, in provincia di Latina si potrà festeggiare a Formia presso il Teatro Bertolt Brecht, sabato 21 settembre ore 21.00 con la Febbre per il commissario Ricciardi di Maurizio de Giovanni, con Paolo Cresta. A Pontinia presso il Teatro Fellini, sabato alle 21 con Tavole della memoria, performance tra musica e teatro con la partecipazione di Clemente Pernarella, Melania Maccaferri la banda Comunale e la Corale. A Priverno il piazza Giovanni XIII, domenica 22 settembre alle ore 18.00 con “Bibliocaravan” da un’idea di Julia Borretti e Titta Ceccano, infine a Sezze, presso il MAT Spazio Teatro, sabato 21 settembre (ore 20.30) con Antigone della Compagnia Matutateatro

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