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Lavoratori Agri Amici e Uil in protesta all’Inps di Latina

Appuntamento lunedì alle 10 con il segreteria nazionale Stefano Mantegazza

LATINA – Lunedì prossimo, 30 settembre, dalle ore 10 alle ore 13, la Uila di Latina, con i lavoratori ex dipendenti della Cooperativa Agri Amici effettueranno un presidio sotto la sede dell’Inps di Latina per protestare contro le decisioni dell’Istituto che puniscono pesantemente i lavoratori già vittime dello sfruttamento.

Il perchè di questa decisione dalla voce del segretario Uila di Latina Giorgio Carra

Per sottolineare la particolare attenzione con cui viene seguita questa situazione, alla manifestazione parteciperanno il Segretario nazionale della Uila Uil Stefano Mantegazza e il Segretario Generale della Uil del Lazio Alberto Civica e il Segretario Generale UIL Latina Luigi Garullo. La delegazione sindacale, unitamente ad una rappresentanza dei lavoratori ex Agri Amici, in occasione del presidio chiederà di essere ricevuta dalla Direzione dell’Inps e dal Prefetto di Latina.

“Gli Ispettori dell’Inps di Latina, anziché verificare le modalità con cui venivano sfruttati i lavoratori facendo emergere le irregolarità retributive e contributive, hanno predisposto un verbale di accertamento nell’ambito del quale l’unica questione esaminata è stata quella dell’inquadramento previdenziale della cooperativa concludendo che i lavoratori, inquadrati nel settore agricolo, avrebbero dovuto essere inquadrati nel settore dei “servizi” alle imprese.

Nulla è stato accertato rispetto alle retribuzioni erogate ai lavoratori, alla regolarizzazione delle giornate di lavoro e alla corresponsabilità delle aziende agricole che hanno usufruito dei servizi in appalto erogati dalla cooperativa, negando persino che vi sia stata intermediazione illecita di manodopera.

Le uniche conseguenze del verbale di accertamento predisposto dall’Inps di Latina, quindi, sono state la cancellazione dei contributi per i periodi di lavoro del 2018 e, per effetto di tale decisione, la reiezione delle domande di disoccupazione agricola loro spettante, degli assegni famigliari e degli accrediti dei contributi previdenziali utili per la futura seppur precaria pensione.

Il verbale di accertamento dell’Inps, ha altresì previsto che vengano cancellati tutti i periodi di lavoro agricolo degli ex dipendenti della Cooperativa Agri Amici dei cinque anni precedenti, con la conseguente revoca e richiesta di restituzione delle indennità di disoccupazione e degli assegni familiari, in attesa di degli effetti del loro impossibile re-inquadramento nei “servizi” che dovrebbe essere disposto dalla Cooperativa Agri Amci in via di liquidazione.

Le conclusioni degli organi ispettivi dell’INPS, quindi, rischiano di avere l’effetto  che l’importante iniziativa della Procura della Repubblica crei un impatto socialmente drammatico a danno dei lavoratori, che, oltre allo sfruttamento subito per anni, sono stati beffati dalla revoca delle seppur minime tutele previdenziali ed assistenziali previste per i lavoratori agricoli”.

Che cosa chiede la Uil all’Inps? “La richiesta della Uila e della Uil, a nome dei lavoratori ex Agri Amici e di tutti i lavoratori agricoli, è quella che l’Inps di Latina proceda immediatamente ad integrare un nuovo e più completo accertamento nei confronti della Cooperativa Agri Amici, al fine di evidenziare le differenze retributive e le mancate regolarizzazioni di tutte le giornate di lavoro effettuate nel corso degli anni di operatività della cooperativa.

Appare, altresì, indispensabile, che l’accertamento dell’Inps prenda in esame con maggiore attenzione le modalità con cui Agri Amici e le altre imprese senza terra che operano in provincia di Latina agiscono in regime di appalto a favore delle aziende agricole. Sembra evidente (come per altro accertato da altri verbali ispettivi effettuati dall’Inps e dall’Ispettorato del lavoro) che, in genere, si tratta di appalti “non genuini” che integrano il reato di intermediazione illecita di manodopera rispetto al quale sono considerati corresponsabili sia l’appaltante che il committente.

In questo periodo, caratterizzato dalla crescente attenzione verso le problematiche del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori agricoli rispetto alle quali la Legge appena approvata dalla Regione Lazio risulta essere una importante iniziativa istituzionale, assumono particolare importanza le conseguenze negative per la lotta allo sfruttamento del lavoro agricolo delle iniziative come quelle messe in campo dall’Inps di Latina”.

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