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la nota dei sindacati

Mancata progressione dello stipendio, i dipendenti del Comune di Latina minacciano lo stato di agitazione

Il 23 settembre si terrà una assemblea sindacale in cui si deciderà il da farsi

LATINA – Nulla di fatto nell’incontro che si è svolto in Comune a Latina per parlare di Progressione Economica Orizzontale. Si tratta cioè dell’applicazione della seconda progressione economica orizzontale prevista dal contratto decentrato degli anni 2017 e 2018 sottoscritto il 16 aprile 2018; fino a oggi bloccato unilateralmente dopo una interpretazione restrittiva che la parte pubblica ha esternato dopo alla sottoscrizione. Il ritardo nell’applicazione ha prodotto un fortissimo malcontento tra i lavoratori che dovevano vedersi riconosciuto l’istituto dal 1 febbraio 2018.
Negli ultimi incontri le organizzazioni sindacali hanno sollecitato la concreta applicazione del contratto, sia per la PEO che per quelli bloccati ingiustificatamente come le indennità varie (sia per il 2017 che per il 2018), la Perfomance 2018 che andava erogata nel mese di giugno e, non ultime per importanza le Progressioni Verticali ( sia quelle ancora in itinere che quelle previste dal Decreto Madia).
“E’ stato sollecitato anche l’avvio immediato della contrattazione per il 2019 al fine di poter riconoscere ai lavoratori le nuove indennità istituite dal contratto nazionale del 21 maggio 2018, del quale si stanno perdendo tutti i vantaggi per la lentezza della parte pubblica, essendo il Comune di Latina l’unico ente in Provincia a non aver attivato il confronto. Purtroppo questa Amministrazione ha creato una nuova fase di stallo. La proposta presentata al tavolo dall’Amministrazione è irricevibile in quanto penalizza fortemente i lavoratori dell’ente soprattutto se si paragonano ad altri colleghi di enti locali della Regione e della Provincia. La parte pubblica ha chiesto di modificare l’articolo 4 del contratto decentrato sottoscritto il 16 aprile 2018, peggiorando nei contenuti gli effetti e mettendo così in discussione istituti oramai certi ed esigibili”, scrivono in una nota comune i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil che annunciano una assemblea sindacale lunedì 23 settembre dalle 11 alle 14 “per concordare tutte le utili azioni vertenziali di contrasto, compreso l’avvio dello stato di agitazione per ottenere la applicazione dei vari istituti e vedere così riconosciute le giuste aspettative dei lavoratori”.
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