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ci sono 70 milioni di euro

Carcere di Santo Stefano, Matteo Renzi rilancia il suo progetto. Franceschini: “Iter partito”

Si riaccendono finalmente i riflettori sulla storica struttura che rischia di crollare

VENTOTENE – E’ tornato a lanciare un appello per il recupero del carcere borbonico di Santo Stefano, Matteo Renzi. Lo ha fatto nel discorso conclusivo dell’atto fondativo di Italia Viva a Firenze, dove l’ex premier ha ricordato lo stanziamento da 70 milioni di euro del suo Governo, fondi che giacciono fermi da allora. “Trasformiamolo in una grande scuola per cittadini europei di oggi e di domani”, ha detto Renzi sollecitando il Ministro Dario Franceschini ad intervenire con urgenza per utilizzare quelle somme.

Immediata la risposta del titolare dei Beni Culturali, il quale ha spiegato che l’iter è già stato riattivato:  il 16 ottobre Franceschini aveva chiamato il sindaco di Ventotene Gerardo Santomauro rassicurandolo di aver avviato la procedura dopo aver parlato con il presidente della Regione Lazio Zingaretti e  con il ministro per il Sud, Provenzano, proponendo  al presidente del Consiglio “la nomina di un commissario per seguire e accelerare l’iter del progetto già finanziato con 70 milioni di euro”.

Il sindaco Santomauro accoglie con soddisfazione la notizia dell’ingresso in quella che dovrebbe essere la fase operativa, ma lancia l’allarme: lo storico penitenziario rischia di crollare da un momento all’altro a causa delle pessime condizioni in cui versa la struttura e servono subito 20 milioni per “salvarlo”.

Era stato proprio il ministro Franceschini con l’allora Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi ad inaugurate l’elisuperficie sull’isola di S. Stefano che avrebbe dovuto essere la prima tappa del percorso di recupero, restauro e di restituzione alla pubblica fruizione dell’ex Carcere Borbonico, finanziato con 70 milioni di euro con la delibera Cipe del primo maggio 2016.

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