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cronaca

Corden Pharma a Sermoneta, il futuro di 140 lavoratori ancora incerto

Ieri incontro tra sindacati e azienda, gli esuberi rimangono. In pochi hanno accettato l'incentivo

SERMONETA – Le segreterie provinciali di Filtcem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, insieme alle RSu di stabilimento della Corden Pharma hanno incontrato ieri l’ingegner Zucconi e la Dottoressa Palombi, per una verifica della situazione aziendale, dopo la presentazione del piano industriale al Tribunale di Latina al quale è stato chiesto un concordato di continuità. “La società ci ha informato circa l’andamento del piano concordatario a seguito  dell’ammissione del stesso nelle scorse settimane, da parte del tribunale – spiegano i sindacati – Anche il successo della visita ispettiva FDA proietta l’azienda verso la possibilità di mantenere e poi sviluppare il business. Per quanto riguarda il piano della gestione degli esuberi la società riferisce che nonostante le risorse di incentivo messe in campo di 12 mensilità, cosi come il sindacato aveva chiesto, non ha prodotto i risultati auspicati”. Ad oggi le adesione sono circa 47/48 a fronte dei 188 esuberi dichiarati nella procedura. Inoltre rimane in attesa di essere approfondimento la
possibilità di vendita della piattaforma ecologica, in quanto subordinata all’omologa del concordato che seguendo iter dovrebbe arrivare intorno al 16 marzo 2020, pertanto la società ci ha anticipato che entro le prime due settimane del mese di novembre avvierà una nuova procedura di mobilità depurata dei profili che sono in uscita e che a quella data le 12 mensilità non sono più disponibili. “Il sindacato non intende portare la discussione esclusivamente sul piano algebrico dei numeri ma di continuare una discussione su una serie di opportunità che si possa costruire insieme al tavolo regionale che è rimasto aperto, e che tra le ipotesi deve valutare una proroga della cassa integrazione”.
Rimane una situazione difficile per quanto riguarda i volumi e uno stallo su nuovi progetti, che ad oggi, sono solo allo studio. “Dunque, una situazione ancora molto preoccupante e che nelle prossime settimane sarà oggetto di confronto con i lavoratori in assemblea, in attesa che la società apra nuova la procedura di mobilità”.

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