TERRACINA – L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha approvato all’unanimità il nuovo percorso da Roma a Brindisi e Santa Maria di Leuca della Via Francigena nel Sud. Circa 900 km di storia, tradizione e territorio che ora guardano all’estensione della certificazione della Via Francigena nel Sud ad Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. In questo percorso, nonostante gli allarmi lanciati nei giorni scorsi, è stata inclusa la città di Terracina.
L’assessore alla Cultura e al Turismo Barbara Cerilli afferma: “Senza dubbio una bella soddisfazione. Lo avevamo dichiarato che l’Amministrazione Comunale aveva fatto tutti i passi necessari per far includere Terracina nella Via Francigena del Sud, come ci era stato ribadito dal Gruppo dei Dodici e dalla Regione Lazio. Grazie agli Uffici Comunali per la puntualità del loro lavoro. Ci è dispiaciuto dover intervenire nei giorni scorsi per ribadire la correttezza del nostro agire davanti a informazioni errate e fuorvianti che contribuiscono a far diminuire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. Ne eravamo certi, ma oggi siamo comunque molto felici che, a conforto delle nostre parole, siano seguite le notizie ufficiali dell’Associazione Europea delle Vie Francigene. Quando si ha la responsabilità di amministrare e ci si confronta con notizie inesatte che vengono inserite nel variegato circuito dell’informazione moderna, si arriva perfino a mettere in dubbio ciò di cui si è certi perchè dover poi spiegare ai cittadini che le informazioni diffuse non coincidono con la realtà diventa un’operazione difficile e laboriosa che richiede una grande credibilità e autorevolezza di fondo, altrimenti si rischia che nei cittadini rimanga sedimentata la traccia e la convinzione di una notizia non vera che delegittima. Comunque – prosegue l’assessore Cerilli –, per valorizzare ancora di più il passaggio dello storico tracciato nella nostra città, stiamo studiando la realizzazione di un Ostello del Camminatore, in ossequio all’antica tradizione dei pellegrini e a quella felice intuizione della promozione del cosiddetto Turismo Lento, in questo caso associato ad un cammino che ha radici nella storia francescana e cristiana che caratterizza la nostra nazione”.