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18 dicembre

87° di Latina, Coletta: “L’accettazione delle diversità elemento di coesione per la crescita della città”

Il discorso del sindaco apre le celebrazioni del compleanno della città

LATINA – Aperte le celebrazioni per gli 87 anni di Latina avviate dall’omaggio al Bonificatore in piazza del Quadrato. In apertura del suo discorso il sindaco di Latina Damiano Coletta ha voluto parlare del valore delle diversità su cui è nata e si è sviluppata la città. “Una città nata da uomini e donne provenienti da regioni diverse che sono riusciti a convivere rispettando le reciproche diversità, rimanendo legati alle proprie radici di origine che hanno poi gettato un seme su questa terra. Comunità friulane, venete, emiliane da cui poi sono nate le nuove generazioni pontine. Quindi l’accettazione delle diversità è stato un elemento di coesione necessario per la crescita e lo sviluppo della città di Latina”.

Compiendo un excursus della storia cittadina Coletta ha parlato del campo profughi Rossi-Longhi, degli anni del boom economico “della speranza, dei sogni, fino agli anni ’80. Anni di conquiste importanti nel nostro Paese, soprattutto nell’ambito della conquista di importanti diritti civili” per individuare negli anni ’90 quelli in cui “abbiamo iniziato a perdere la centralità della persona in rapporto al bene comune, così come era stato sancito dalla Costituzione”. Poi è arrivato ai nostri giorni: “Il 10 dicembre ero in corteo a Milano con altri sindaci a sostegno della Sen. Liliana Segre vittima all’età di 89 anni di insulti antisemiti sui social. A Liliana Segre e a Sami Modiano la città di Latina ha recentemente inteso conferire la cittadinanza onoraria con voto unanime da parte del consiglio comunale”.

Il passaggio centrale del discorso è stato dedicato al progetto Upper “grazie al quale siamo stati selezionati tra le 6 città italiani e le 20 città europee che potranno beneficiare di un importante finanziamento”, ribadendo che nella trasformazione di spazi urbani in parchi produttivi di piante previsto dal progetto “vorremmo che l’impianto sportivo di Campo Boario diventasse luogo simbolo della rinascita della nostra città. Un luogo che prima era sede  ed espressione di degrado morale , dovrà diventare simbolo di legalità ed inclusione. Perché Latina dal 2015 ha trovato il suo riscatto, la sua dignità anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine, della Prefettura, e della procura”.

Poi il sindaco ha citato il monumento all’inclusione dedicato a Eunice Kennedy, fondatrice degli Special Olympics e la piantumazione dei primi 100 dei 550 alberi donati dalla comunità sikh, alla comunità di Latina unica città scelta in tutta Italia. mentre “il 7 dicembre è stata firmata la convenzione del sistema integrato delle città di fondazione in cui vengono messe in connessione e a sistema le attività culturali delle 6 città di fondazione”.

Questo è un orizzonte temporale recente  – ha concluso Coletta – e ristretto che mette insieme una serie di iniziative dall’alto valore simbolico che ci rappresentano che siamo una città in CAMMINO.

IN CAMMINO – “Quando ci si mette in cammino si deve decidere la strada da percorrere e l’obiettivo da raggiungere. Cito Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi“. Credo che il percorso debba necessariamente definire le coordinate nell’ambito delle quali muoverci e,come già detto, gli obiettivi. Anche perché Latina nel 2032 festeggerà il suo centenario.

GLI OBIETTIVI – Gli obiettivi mi sento di darli – ha proseguito  –  Latina sostenibile, Latina città universitaria, Latina tecnologica, Latina green, sensibile al tema dell’emergenza climatica, Latina città dei diritti e delle pari opportunità. Latina che deve ridare impulso all’economia in virtù della volontà degli imprenditori locali, ormai di terza generazione, di investire nella propria città. Dobbiamo dare loro strumenti, fiducia e soprattutto opportunità. Il fine ultimo è che Latina si identifichi e si senta orgogliosa di essere comunità. Sentirsi comunità attraverso questi valori e queste coordinate: la centralità della persona, il rispetto e la gentilezza nei modi e nei contenuti, l’inclusione, l’integrazione, la solidarietà, il rispetto delle regole, le pari opportunità e il “prendersi cura”.

LA TOPONOMASTICA – Ad accrescere il senso della comunità c’è anche l’importanza simbolica della toponomastica: Parco Falcone e Borsellino, Piazza Ilaria Alpi, Largo Eunice Kennedy, il monumento a Pertini, tra poco Largo Altiero Spinelli, il Centro diurno Salvatore Minenna, la rotonda Alessandro Mammucari e la rotonda Rossella Angelico, la stele per Norma Cossetto, i Murales  per ricordare Falcone e Borsellino e quelli contro la violenza sulle donne.

La città, la bellezza da condividere, prendersi cura, restituire alla città ciò che si è avuto, mettersi al servizio l’uno dell’altro.

Italo Calvino diceva: “Di una città non apprezzi le 7 o le 77 meraviglie ma la risposta che dà ad una tua domanda“.

E la mia domanda è cosa vogliamo per il nostro domani.

Questi sono stati i presupposti dei nostri padri.

Questo è il cammino che stiamo facendo.

Questo è il cammino da fare. E farlo insieme, con lo stesso orgoglio pur nella diversità di opinione, è ancora più bello.

Buon compleanno Latina!

Le celebrazioni proseguiranno per tutta la giornata.

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