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verso il 10 febbraio

Discarica di Borgo Montello, nulla di fatto. La Regione vuole prima nuove analisi dell’Arpa

Il sindaco Coletta alla conferenza di servizi: "Tutela della salute dei cittadini prioritaria"

LATINA – Un nulla di fatto anche oggi per la discarica di Borgo Montello. La Regione Lazio prende tempo sulla richiesta di Ecoambiente di abbancare ulteriori 38.000 metri cubi di rifiuti nell’area di sua gestione del sito alle porte di Latina.

La Regione vuole attendere le nuove analisi dell’Arpa Lazio  – che fino ad oggi hanno  indicato una situazione di inquinamento dell’area – e lunedì 10 febbraio un campionamento sarà eseguito. Il sindaco Damiano Coletta presente all’incontro con l’assessore all’Ambiente Lessio aveva aperto la sua relazione proprio sottolineando l’esigenza primaria di tutela della salute dei cittadini  che impedisce ogni ipotesi di riapertura e ribadendo un perentorio no. Il primo cittadino ha indicato come unica soluzione utile quella a cui si sta lavorando al tavolo provinciale con gli altri sindaci per la chiusura del ciclo in ambito provinciale.

«Faremo di tutto in questo lasso di tempo – ha affermato – per portare a termine le condizioni che renderanno impossibile la riapertura del sito».

PD – “Risultano significativi i contributi dell’amministrazione comunale e provinciale, nonchè della Asl di Latina: tutti  hanno espresso parere contrario vista la mancata attuazione delle opere di bonifica. La Asl, in particolare, ha evidenziato che non si è conclusa la bonifica ed il capping dell’invaso S0, che sembra essere l’elemento alla base dei fenomeni di inquinamento – lo dicono in una nota i consiglieri regionali del Pd Salvatore La Penna ed Enrico Forte –  Necessaria, ai fini di un controllo sanitario ed ambientale efficace, la verifica delle distanza del sito dagli insediamenti abitati. Anche per l’amministrazione provinciale non ci sono condizioni per l’ampliamento, articolando in un preciso elaborato le motivazioni al diniego: insufficienti le condizioni per autorizzare volumetrie anche esaminando i procedimenti di Aia e Via, per i quali sia gli enti territoriali, sia Arpa Lazio hanno espresso pareri condizionati alla bonifica. Da parte delle Regione è emersa, inoltre, la necessità di aggiornare gli studi epidemiologici, ormai risalenti al 2012. Riteniamo estremamente condivisibili le motivazioni di diniego espresse durante la conferenza dei servizi, ed auspichiamo che ogni eventuale decisione tenga conto della priorità ambientale e di una attenta valutazione delle ripercussioni sul territorio e sulle persone.  La Regione  offrirà una valutazione conclusiva solo al termine delle analisi dell’Arpa Lazio. I campionamenti si avvieranno a partire dal prossimo 10 febbraio. Da parte nostra continueremo il nostro lavoro di attenta osservazione dei prossimi passaggi che saranno effettuati, al fine di impedire la riapertura della discarica”.

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