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il tavolo tecnico

I sindaci pontini contrari alla riapertura della discarica di Montello: si va verso un consorzio tra Comuni

Un gruppo ristretto di sindaci stilerà il cronoproramma

LATINA – Mentre da qualche giorno si ricomincia a parlare della riapertura della discarica di Borgo Montello, si è parlato del futuro del sistema dei rifiuti nella seduta del Tavolo permanente sul Ciclo dei rifiuti, convocato per lunedì 11 maggio dal Presidente della Provincia Carlo Medici in videoconferenza e che ha visto la partecipazione degli amministratori del territorio. L’idea è quella di costituire un Consorzio od altra forma associativa pubblica che possa essere da incubatore della gestione pubblica del ciclo dei rifiuti e tutti hanno condiviso il percorso per l’individuazione degli impianti necessari alla chiusura del ciclo dei rifiuti in ambito provinciale alla luce della idoneità di alcune aree, non dimenticando situazioni che hanno ferito il territorio: Borgo Montello, Mazzocchio, la zona di Aprilia.

“E’ TEMPO DI DECIDERE” – Nel suo intervenuto Medici ha sottolineato come, nonostante la difficoltà del momento causata dal Coronavirus, la soluzione della questione dei rifiuti resta una priorità che deve “fornire occasioni di riflessioni a stimolare la maturazione di un percorso comune verso una gestione organica del ciclo integrato dei rifiuti in Provincia di Latina e sono le istituzioni locali, nella fattispecie le amministrazioni comunali, a dover gestire in maniera adeguata il ciclo dei rifiuti e a dover fornire tutti gli strumenti per poter contribuire alla salvaguardia ambientale. Oggi però è tempo di decidere – spiega ancora il presidente – dopo anni di immobilismo decisionale e la mancanza di scelte di pianificazione indispensabili ad un cambiamento in linea con gli obiettivi che impone l’Europa a salvaguardia dell’ambiente e delle sue limitate risorse.

“In questo quadro di obiettivi normativi considerati da noi ambiziosi ma che sono già realtà consolidate in tante province italiane, date le criticità preoccupanti che interessano la nostra regione per mancanza di pianificazione cronica, si rende necessario realizzare  una strategia ambientale provinciale che definisca i contorni di lungo periodo delle scelte da fare ed indirizzi tutto il sistema locale  e gli operatori privati nella stessa direzione: serve chiarezza sugli obiettivi, un quadro favorevole sugli indirizzi programmatici che punti agli investimenti, politiche di intervento per la costruzione di una coscienza sociale più sensibile ad un tema di oggi, che segnerà il nostro domani. Nel medio termine l’attenzione è focalizzata su quella dotazione impiantistica, a gestione pubblica, che a mente del Piano provinciale, potrà condurre l’intero territorio al superamento di una gestione frammentaria, ad un totale rispetto dell’ambiente, ad una sensibile riduzione dei costi, ad un miglioramento dell’efficienza nel fronteggiare le cicliche emergenze”.

L’INTESA – La seduta è servita anche per produrre  una bozza di Protocollo d’intesa che formalizza le volontà comuni sulla quale i Sindaci saranno chiamati ad aderire oltre a riprendere le fila del discorso avviato a gennaio per avviare un percorso comune, agevolato dalla individuazione di un  comitato ristretto di Sindaci, che su proposta del Sindaco Coletta, potrà affrontare i lavori di definizione delle scelte  in modo più agevole assicurando la massima trasparenza e voce a tutti gli amministratori.

UN COMITATO RISTRETTO – “Tra oggi e domani – conclude Medici – individueremo i Sindaci che costituiranno il comitato ristretto e che saranno chiamati a definire nel giro di pochi giorni le tappe di un percorso che, per quanto irto, gode del supporto unanime di amministratori responsabili che ho trovato coesi e determinati nel dare soluzione ad un problema che non può essere rinviato”.

 

 

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