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Cura dell’infarto, Goretti al top: l’ospedale di Latina è primo in Italia e 10° in Europa

Il direttore della Uoc Francesco Versaci: "Soddisfatti di aver creato una struttura che funziona come un orologio"

LATINA – L’ospedale di Latina è il primo in Italia per il trattamento dell’infarto miocardico acuto. Con 509 casi in un anno, ben più di uno al giorno, la Uoc-Utic diretta dal professor Francesco Versaci ha risalito negli ultimi anni la classifica stilata dalla Società Italiana di Cardiologia e Emodinamica sulla base del numero di interventi di angioplastica primaria eseguiti, e  ora è in vetta. E c’è di più: perchè il Goretti è anche nelle prime 10 posizioni in Europa ed è quarto in Italia e primo nel Lazio per angioplastiche coronariche, interventi eseguiti non in emergenza, ma in elezione, su pazienti affetti da patologia coronarica.

L’estate non poteva aprirsi in modo migliore per l’Unità operativa complessa e di terapia intensiva coronarica  – rimasta  ovviamente No Covid  – e che ha continuato a lavorare intensamente per tutto il periodo più difficile della pandemia.

“Siamo soddisfatti soprattutto perchè l’insieme di questi dati dice che al Goretti c’è una cardiologia completa: qui non si tratta solo l’infarto, ma anche tutte le patologie cradiovascolari. Lo scorso anno abbiamo lavorato tantissimo è vero, ma abbiamo soprattutto creato una struttura capace di funzionare come un orologio – sottolinea Versaci –  C’è una rete che ci collega con il territorio, con il 118 e la popolazione è informata e lo dimostra.  Riceviamo oltre 10mila chiamate l’anno, 60 al giorno per trasmissioni di elettrocardiogramma anche dagli altri presìdi, dai pronto soccorsi, dai medici e questo dice che è tutta la rete dell’infarto a  funzionare”.

La sfida prosegue e non soltanto per restare in vetta alla classifica: “Il risultato  fa piacere, ma la verità è che non ci interessa essere primi, piuttosto aver creato un centro di eccellenza in grado di soddisfare le richieste del territorio. Quello che voglio – aggiunge Versaci –  è avere un reparto in cui sia l’intera equipe a funzionare. Io sto insegnando a tutti i miei specialisti ad essere primi,  i pazienti devono poter contare su ognuno come se fosse il migliore, con me o senza di me, e il mio obiettivo è lasciare a Latina una cardiologia che funziona”. Come un cuore in forma.

 

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