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Ciao Antonio, Latina saluta lo scrittore Pennacchi

Stroncato da un malore, aveva 71 anni

LATINA – È morto nella sua casa a Latina, questa sera, lo scrittore premio Strega con Canale Mussolini, Antonio Pennacchi. La moglie ha allertato i soccorsi dopo che lo scrittore di 71 anni, ha avvertito un malore, ma all’arrivo dei sanitari, che hanno provato a defibrillarlo, non c’è stato nulla da fare. Probabile un infarto.

Molto conosciuto a Latina, non solo per la sua opera letteraria, Antonio Pennacchi lascia la moglie che gli è rimasta accanto tutta la vita e la figlia.

Cordoglio é stato espresso dal Sindaco, Damiano Coletta che ha annunciato il lutto cittadino per il giorno delle esequie : “Apprendo con grande tristezza dell’improvvisa scomparsa dello scrittore Antonio Pennacchi che ci lascia all’età di 71 anni. Una enorme perdita non solo per la città di Latina ma per tutto il Paese. I suoi racconti hanno reso il nostro territorio un luogo letterario, dalla Fondazione ai giorni nostri. È una vera e propria icona di Latina. Pennacchi appartiene al patrimonio della città e tutti i latinensi oggi gliene rendono giustamente merito. Porgo le più sentite condoglianze alla sua famiglia a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la città di Latina”.

FRANCESCHINI  – “Antonio Pennacchi è stato il primo, grande narratore di un’Italia che fino ai nostri giorni era stata dimenticata” dice il ministro della Cultura Dario Franceschini. “Con i suoi saggi sulle città di Fondazione, raccolti poi in un fortunato volume, e, soprattutto, con la sua vena narrativa esplosa nel romanzo “Canale Mussolini”, Pennacchi ha raccontato l’epopea della bonifica pontina, facendo conoscere al grande pubblico con arguzia, intelligenza, sagacia e ironia vicende dolorose e dilanianti. Una capacità che con il romanzo “Il fasciocomunista” ha avuto anche un felice adattamento cinematografico, con il film “Mio fratello è figlio unico”. Un creativo a tutto tondo, ci mancherà”.

ZINGARETTI – Con Antonio Pennacchi ci lascia un grande scrittore, un intellettuale libero, schietto e irriverente. Ha raccontato con grande passione un pezzo della nostra terra e della nostra storia

DURIGON – ”I sacrifici delle intere generazioni di coloni dell’Agro pontino sono uno dei capisaldi della storia d’Italia agli occhi del mondo grazie ai romanzi di Antonio Pennacchi. Latina gli è debitrice”. Così Claudio Durigon, sottosegretario al Mef e coordinatore regionale della Lega Lazio.

CALANDRINI – Ho appreso con sgomento la notizia della morte di Antonio Pennacchi. Conosceva e amava Latina come pochi altri. Ha saputo raccontare la città, i suoi volti, la sua storia, le sue sfaccettature con uno stile unico e inconfondibile che lo ha portato a vincere il Premio Strega. Alla politica, a quella locale in particolare, lanciava invettive e provocazioni mai banali che erano fonte di riflessione per tutti. Le mie più sincere condoglianze alla famiglia per questa perdita improvvisa che lascia un vuoto incolmabile per Latina tutta.

MEDICI – La notizia della morte improvvisa di Antonio Pennacchi ci addolora tutti. Antonio Pennacchi era uno scrittore della nostra terra, conosciuto  e tradotto in tutto il mondo. I suoi romanzi, uno fra tutti Canale Mussolini che gli valse il premio Strega nel 2010, hanno reso il nostro territorio, in particolare la città di Latina un luogo letterario. Nell’esprimere le condoglianze alla famiglia, a nome mio e dell’intera Provincia, ribadisco i valori letterari ed espressivi che Antonio Pennacchi ci ha lasciati. Di Pennacchi, ci mancherà, soprattutto il suo linguaggio schietto e allo stesso modo colto, come qualche critico l’ha definito. E’ il messaggio del presidente della Provincia Carlo Medici

ZACCHEO – Apprendo con sgomento e dolore la notizia della improvvisa scomparsa di Antonio Pennacchi – scrive l’ex sindaco Vincenzo Zaccheo sui social – Antonio ed io siamo cresciuti, come molti della nostra generazione, all’Oratorio “Don Bosco”. Il padre serviva messa e noi bambini, divertiti, lo aiutavamo. Poi ci siamo rivisti qualche anno dopo, quando entrambi militavamo nella Giovane Italia. Antonio, con il passare degli anni, ha imboccato un altro sentiero politico. Sempre mantenendo intatte la passione, l’intelligenza, l’animo libero che lo catterizzavano. Mi ha regalato una emozione grande quando, nella parte seconda di “Canale Mussolini”, ha dedicato pagine alla memoria di mio padre. Il nostro era un legame familiare: con la sorella Laura ho condiviso l’impegno in Parlamento. Pur se in diversi schiaramenti, non è sono mai venuti meno la collaborazione istituzionale ed il rispetto reciproci. Incontrai Antonio, Laura e tutta la famiglia Pennacchi al “Fogolar Furlan” in occasione dello scorso Santo Natale. Fu una giornata di vera festa! Non dimenticherò le sue lunghe camminate sotto i portici di Corso della Repubblica, aiutato dal bastone per il dolore alla schiena che lo tormentava.
Antonio é stato importantissimo per la nostra città: a livello nazionale ed internazionale, anche grazie al Premio Strega nel 2010 con “Canale Mussolini”, ha illuminato Latina del suo talento.
Una città la nostra che, da questa sera, è già più buia.
Alla moglie, alla figlia, e a tutta la famiglia Pennacchi, giungano le mie più sincere ed affettuose condoglianze”.
È con infinita tristezza che condividiamo il cordoglio per l’improvvisa scomparsa di Antonio Pennacchi, molto più di uno scrittore per noi della casa editrice LabDFG.
DI GIORGI – Un altro ex sindaco Giovanni Di Giorgi, oggi nelle vesti di Direttore editoriale LabDFG ricorda “La sua passione e il suo talento nel narrare con una poetica disincantata la storia di un territorio da sempre segnato da divisioni ideologiche e contraddizioni, ci ha insegnato ad appropriarci di un sentimento di orgoglio e appartenenza che prima di lui era estraneo ad una comunità fatta di tante culture diverse come quella che caratterizza l’agro pontino. Non accettava il concetto che le città più giovani d’Italia fossero dominate da concetti ideologici vecchi e divisivi.
Non conta la destra o la sinistra, conta guardare avanti!”. Antonio era un uomo spigoloso, arguto, visionario e, seppure la sua opinione sempre critica potesse sembrare troppo severa o eccessivamente accusatoria, era innamorato della sua (e nostra) Città.
Occupandoci di letteratura, non possiamo esimerci dal tributare un sentito omaggio a colui che ha saputo portare alla ribalta nazionale l’epopea di una piccola provincia e della sua gente attraverso una scrittura appassionante e senza troppi fronzoli. Una poetica semplice e diretta proprio come era lui.
Abbiamo festeggiato il suo Premio Strega nel 2010 con la stessa esultanza di una vittoria olimpica perché, pur partito senza i favori dei pronostici e confrontandosi con i migliori scrittori italiani. è riuscito a trionfare a furor di popolo grazie solo al suo talento. Siamo orgogliosi di averlo conosciuto e grati per le opere che ci ha lasciato e che continueremo ad amare.
Per la nostra Casa editrice Antonio Pennacchi è e sarà sempre un riferimento culturale importante e uno stimolo a crescere ogni giorno. Grazie Antonio, uomo del popolo e medaglia d’oro della letteratura!”
MIELE – “La morte di Antonio Pennacchi porta via a Latina una voce che ha saputo raccontare come nessuno la storia di questa città, della sua gente, della sua comunità. E l’intero Paese perde uno scrittore tra i migliori degli ultimi decenni. I suoi romanzi, gli articoli, le invettive anche contro la politica, sono stati da stimolo per il nostro territorio e per il dibattito pubblico, arricchendo ognuno di noi. Pennacchi, come pochi altri, ha dato lustro a Latina facendo conoscere la storia di queste terre, la Fondazione, restituendo dignità a chi ha messo sangue e sudore nella bonifica. Il Premio Strega per Canale Mussolini legherà per sempre il nome di Antonio Pennacchi a Latina. Da parte mia le più sentite condoglianze alla famiglia”, scrive in una nota la consigliera comunale e provinciale Giovanna Miele
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