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cronaca

Morto Antonio Ciarelli, la Questura di Latina valuta le prescrizioni da adottare in occasione del funerale

Si vuole evitare la spettacolarizzazione del corteo funebre

La Questura di Latina sta valutando quali prescrizioni adottare in occasione del funerale di Antonio Ciarelli, il capostipite della famiglia rom di Latina più volte finita al centro della cronaca del capoluogo. Antonio Ciarelli è morto questa mattina all’età di 76 anni per un malore e quello che la Questura vuole evitare è il funerale solenne con spettacolarizzazione del corteo funebre. Le disposizioni probabilmente comprenderanno una serie di divieti che si stanno studiando in queste ore.

Antonio Ciarelli, una delle figure più note della cronaca criminale pontina, era il padre di Carmine, gambizzato davanti a un bar del Pantanaccio nel 2010, dando poi il via alla guerra criminale tra clan. L’ultima condanna per Antonio Ciarelli risale al 2016, quando venne condannato a 9 anni per usura ed estorsione, nel 2019 le forze dell’ordine avevano sequestrato prima la sua villa in via Andromeda e poi tutto il patrimonio a lui riconducibile per un ammontare di 6 milioni di euro.

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