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cronaca

Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Coletta, il 4 settembre Latina torna al voto in 22 sezioni

Coletta: "Ora gioco per vincere". Zaccheo: "E' tempo di restituire dignità alla città"

LATINA – Depositata la sentenza con la quale il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal decaduto sindaco di Latina Damiano Coletta contro la sentenza del Tar che ha imposto il ritorno alle urne in 22 sezioni della città dopo le irregolarità riscontrate nelle ultime elezioni amministrative. I giudici hanno ribadito l’infondatezza delle impugnazioni parlando di violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto. Riguardo alle anomalie accertate, inoltre, i giudici hanno escluso la definizione di mere irregolarità, denotando invece un’estrema confusione che ha governato svariati seggi influendo sull’attendibilità del risultato elettorale.

Il Consiglio di Stato infatti, rileva in numerose sezioni “violazioni delle regole di voto e di scrutinio talmente gravi, manifeste e sistematiche, da far emergere un quadro di generale inquinamento del voto, che ne alteri in modo oggettivo la genuinità e soprattutto renda impossibile ricostruire l’effettiva volontà del corpo elettorale interessato”. “La Prefettura di Latina – si legge nel testo – ha accertato, tra varie anomalie, in un numero significativo sezioni la non corrispondenza del numero complessivo di schede autenticate rispetto alla somma delle schede effettivamente utilizzate dagli elettori e di quelle non utilizzate e indicate a verbale, con una differenza numerica, in alcune sezioni, non trascurabile”.

A Latina si torna dunque al voto nelle sezioni incriminate, il prossimo 4 settembre. Fino ad allora sarà il commissario prefettizio a guidare la città.

COLETTA – “Prendiamo atto della sentenza del Consiglio di Stato con la quale in sostanza viene escluso il dolo e viene superato il discorso della cosiddetta “scheda ballerina”. Anche se il mio ricorso è stato rigettato sono comunque soddisfatto che sia stata fatta chiarezza su questo aspetto. Ciò che è stato evidenziato nelle 22 sezioni “contestate” è da ricondurre a irregolarità causate esclusivamente da errori materiali, con ogni probabilità dovuti all’inesperienza, ma nessuno può permettersi di infangare il nome di Latina diffondendo fake news su brogli e quant’altro. Si deve tornare a votare in queste 22 sezioni, questo hanno deciso i giudici e noi siamo già pronti. Sono uno sportivo, anche molto competitivo, quindi affronterò questa nuova sfida con la determinazione che mi ha sempre contraddistinto. L’obiettivo è vincere portando a casa il massimo risultato possibile, perché questo potrebbe addirittura permetterci di conquistare il premio di maggioranza e superare le sabbie mobili della cosiddetta “anatra zoppa”. Sono convinto che possiamo farcela e penso che anche la città vorrà cogliere questa occasione. Tra l’altro nelle 22 sezioni in cui si tornerà a votare i miei avversari avevano ottenuto un vantaggio, quindi sono loro ad avere da perdere, mentre noi siamo chiamati a rimontare. Ci siamo già riusciti una volta, quando al ballottaggio ho recuperato ben 8mila voti al mio concorrente portando a casa una vittoria chiara e allo stesso tempo molto emozionante, passando dal 35,7% al 54,9%. Il prossimo 4 settembre Latina ha una grande opportunità: dare piena governabilità al sindaco che ha scelto.”

ZACCHEO – Il Consiglio di Stato si è finalmente espresso in merito alle scorse votazioni di Latina, confermando la sentenza del Tar del Lazio e decretando che si tornerà a votare il 4 settembre in 22 sezioni. I Giudici si sono espressi con una chiarezza lampante: la sentenza certifica che nel primo turno delle elezioni di Latina si sono verificate varie irregolarità e che il voto è stato inquinato. L’ostinatezza del Sindaco Coletta, che si è sempre mostrato paladino della legalità, mi meraviglia, dato che per rimanere attaccato alla poltrona ha voluto difendere fino all’ultimo un voto che i giudici hanno definito irregolare. Da parte mia c’è tutto l’impegno per restituire dignità alla città, che è ferma, sporca e devastata. In questi mesi da consigliere comunale ho assistito al declassamento di Latina, precipitata agli ultimi posti delle classifiche nazionali, arrivando a perdere milioni e milioni di euro di finanziamenti come quelli per le scuole. Sono già tornato in campo e a lavoro per restituire ai cittadini la città che meritano.

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