ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

cronaca

Latina, il Tar accoglie il ricorso, decadono sindaco e consiglio comunale

Il prefetto nominerà un commissario

LATINA – Il Tar ha accolto il ricorso sulle elezioni di Latina, presentato da due candidati non eletti. I giudici così hanno annullato “le operazioni elettorali nelle sezioni oggetto di contestazione”, disponendo «la rinnovazione delle operazioni elettorali limitatamente a tali sezioni”, ovvero le 24, 40, 44, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 85, 86, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110. I giudici, il cui collegio era presieduto da Riccardo Savoia, hanno contestualmente “annullato il verbale di proclamazione degli eletti adottato dall’ufficio elettorale”. Significa che, stando alla sentenza, il sindaco e i consiglieri comunali decadono e il Comune sarà retto da un commissario nominato dal Prefetto, fino alla rinnovazione della tornata elettorale del primo turno nelle 22 sezioni del capoluogo. C’è comunque ancora aperta la strada del ricorso al Consiglio di Stato.

Nella sentenza del Tar si legge: “Il risultato elettorale è viziato dalle gravi violazioni di legge riscontrate nelle operazioni di voto e di scrutinio in molti Uffici elettorali di sezione, come risulta dai rispettivi verbali, con specifico riferimento al numero di schede autenticate e bollate e dalla discrepanza tra numero di schede vidimate, numero di voti espressi e numero di schede vidimate non utilizzate, indicatori del verificarsi del fenomeno comunemente descritto come schede ballerine”.

“In alcune sezioni, infatti, “non sussiste la necessaria corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate”, in altre non sussiste la corrispondenza tra elettori votanti e numero di voti espressi, in altre il numero di schede autenticate è superiore al numero di elettori, in altre a causa delle omissioni dei verbali non è possibile effettuare un esatto conteggio, in altre è stato autenticato un numero maggiore di schede rispetto al numero di elettori, ed ancora, in altre sono presenti nei verbali evidenti correzioni ed abrasioni. In particolare, nelle Sezioni n. 13, 20, 41, 51, 56, 60, 76, 84, 109, 113, sono presenti omissioni tali da impedire a chiunque di verificare l’esatta corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate”.

“Nelle Sezioni n. 7, 24, 40, 44, 68, 73, 75, 81, 83, 85, 86, 91, 92, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 110 e 114 non sussiste la necessaria corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate. Nelle Sezioni 69 e 64 sono riscontrabili criticità inerenti all’impossibilità di determinare l’esatta corrispondenza tra schede bollate ed il numero di elettori che hanno votato, sommato alle schede avanzate. In tutti casi, quindi, non si tratta di mere irregolarità formali, bensì della diffusa e grave violazione di disposizioni poste a tutela della libertà del diritto di voto”.

“Entrando nel dettaglio il Collegio prende atto che dall’esame di quanto riportato nei verbali delle Sezioni “contestate”, in combinato con le risultanze della relazione prefettizia, risulta che in effetti in numerose Sezioni è riscontrabile la non corrispondenza tra il numero delle schede complessivamente autenticate e la somma delle schede utilizzate dagli elettori e di quelle autenticate ma non utilizzate”.

ECCO DOVE SI TORNA A VOTARE

24, nella scuola elementare di Piazza Moro.
40 e 44 presso l’istituto professionale Einaudi;
60 nella scuola elementare di Borgo Isonzo;
64 nella scuola di Borgo San Michele:
68 e 69 nella scuola di Chiesuola;
73 presso la clinica Icot;
75 e 76 presso la scuola media Manuzio di Latina Scalo;
81 nella scuola media Prampolini di Borgo Podgora;
83 scuola elementare di Borgo Montello;
85 scuola elementare Borgo Bainsizza
86 scuola elementare Borgo Santa Maria;
94 scuola materna Largo Cimarosa;
95 scuola media Leonardo Da Vinci:
98 scuola media Don Milani;
103 scuola media Alessandro Volta;
106 scuola elementare Borgo Piave;
107 scuola elementare Borgo Isonzo;
109 scuola media Aldo Manuzio di Latina Scalo;
110 scuola media Vito Fabiano di Borgo Sabotino.

CALANDRINI – “La decisione del TAR che dispone di ripetere le operazioni di voto in 22 sezioni è un’ottima notizia perché sancisce la decadenza del sindaco Coletta e della sua disastrosa “maggioranza di programma” che tanti danni stava facendo alla città.
Giustizia è stata fatta: il TAR ha certificato che ci sono state delle scorrettezze durante lo spoglio del primo turno di voto. Secondo la sentenza ciò è avvenuto in una sezione su cinque.
Le elezioni sono un’opportunità e Fratelli d’Italia si farà trovare pronta, le condizioni per vincere ci sono tutte, noi siamo già in campo pronti per dare a Latina la svolta che merita dopo sei anni terribili di amministrazione Coletta”, dice Calandrini che annuncia una interrogazione al Ministro Lamorghese: “Quanto avvenuto nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 2021 deve essere approfondito per accertare le responsabilità di chi ha voluto condizionare il voto. Presenterò nei prossimi giorni un’interrogazione urgente al ministro Lamorgese. Su questa vicenda va fatta assoluta chiarezza, per rispetto dei cittadini di Latina che si sono visti scippare il diritto democratico del voto”.

FORTE – «La sentenza del Tar che stabilisce di rivotare in 22 sezioni per le elezioni comunali di Latina merita di sicuro un approfondimento. Solidarietà ai consiglieri, a sindaco e giunta per questa vicenda di fronte alla quale la città deve rimanere ferma e unita: non meritiamo un commissariamento e occorre una amministrazione salda per affrontare le sfide che ci aspettano». Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Enrico Forte.

LBC – Latina Bene Comune si dichiara pronta a qualsiasi scenario, compreso quello del ritorno al voto nelle 22 sezioni in oggetto. Situazione che, paradossalmente, potrebbe rappresentare un’opportunità: quella di uscire dalla condizione, cosiddetta, di “anatra zoppa” ed avere una maggioranza consiliare più netta.  In questo momento si stanno valutando diverse opportunità, compresa quella del ricorso al Consiglio di Stato per chiedere la sospensiva e fare in modo che Sindaco, giunta e Consiglio Comunale possano proseguire, fino al giorno del possibile ritorno al voto, l’operato già avviato in questi primi mesi di consiliatura. Abbiamo appena approvato un bilancio faticoso e siamo nella fase di avvio del nuovo servizio porta a porta. Per non parlare, poi, dei progetti finanziati sul PNRR. Motivo per cui sarebbe davvero importante, in un momento così delicato, poter proseguire il lavoro impostato. Stiamo valutando, insieme al Sindaco Coletta al quale ci allineiamo con convinzione, la decisione migliore da prendere. Convinti che supereremo insieme anche questa prova.  In conclusione: prendiamo atto della sentenza del TAR e la accogliamo con estrema serenità, consapevoli del fatto che tutto è stato fatto nella massima trasparenza. A tal proposito, notiamo che la minoranza (Fratelli d’Italia, Lega e Latina nel Cuore) non ha perso tempo per diffondere una narrazione fuorviante: quella di presunti brogli elettorali. Nulla di più falso. Si è trattato, ed il contenuto della sentenza lo fa capire chiaramente, di meri errori materiali riconducibili all’inesperienza dei componenti di seggio. La responsabilità, tante volte invocata, è oggi quanto mai necessaria.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto